Il patto per la “nuova scuola”

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di Flavia Amabile,  La Stampa 16.5.2018

– Il presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo propone un’unione di forze per immaginare la scuola del futuro agendo innanzitutto sulla formazione di dirigenti e docenti
ROMA
Bisogna unirsi per realizzare la «nuova scuola», è l’appello lanciato dall’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, oggi presidente della Compagnia San Paolo e autore del libro «Leadership per l’innovazione nella scuola». Non è affatto la richiesta dell’ennesima riforma al prossimo governo. «Il mondo della scuola non è in grado di tollerarne altre».
La nuova scuola ipotizzata da Francesco Profumo nel libro è già un gruppo di studio nato nel 2016, al Festival EDUCA. L’obiettivo è di aprire e condividere idee e riflessioni su come creare la scuola del futuro. Il libro è la raccolta del lavoro finora realizzato.

Si parte da una premessa: «I bambini che hanno iniziato le scuole elementari nel 2017 finiranno le scuole medie nel 2025 e le scuole superiori nel 2030. Ci vorrebbe una sfera di cristallo per sapere quali saranno le conoscenze e le competenze richieste alle cittadine e ai cittadini di domani, perché si tratta di immaginare come sarà la vita del futuro e quali lavori saranno richiesti. Dobbiamo ripartire da qui – tutti insieme dirigenti scolastici, insegnanti, famiglie e decisori politici, istituzioni pubbliche e private – dai sogni e dai bisogni dei ragazzi, per capire con loro quali strumenti e quali mezzi possano accompagnarli verso un futuro che sarà nelle loro mani».

Tutti insieme quindi, secondo Francesco Profumo, si dovrà immaginare una nuova scuola per una società altrettanto nuova. I punti cardine del patto realizzato dai sostenitori della «nuova scuola», sono: formazione dei dirigenti scolastici, formazione dei docenti e messa a regime delle buone pratiche. «La scuola – avverte Profumo – deve essere prima di tutto formativa e meno informativa. Le informazioni a disposizione di tutti oggi sono molte e facilmente reperibili, ma in forma non organizzata. Gli studenti sono in grado di ricercare in autonomia le informazioni di cui necessitano, ma la scuola attuale deve dare loro delle abilità aggiuntive: da quelle logico-deduttive a quelle di analisi critica e di sintesi». Inoltre, «non ha senso partire dagli strumenti tecnologici di oggi, ma occorre costruire una nuova cultura, quella digitale, senza dimenticare che il progetto sarà tanto migliore quanto più saremo capaci di disarticolarlo dal tema tecnologico».


Il volume “Leadership per l’innovazione nella scuola” sarà presentato oggi a Roma, all’istituto Luigi Sturzo, via delle Coppelle 35. Saranno presenti Francesco Profumo, Franco Bassanini, Sabrina Bono, Salvatore Giuliano, Giovanni Biondi.  

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Il patto per la “nuova scuola” ultima modifica: 2018-05-17T05:46:37+02:00 da
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