Il Pride dei docenti, lezioni alternative nelle classi d’Italia

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di Ilaria Venturi, la Repubblica, 21.5.2019

– C’è chi legge la Costituzione e chi Montale: la mobilitazione del mondo della scuola per la prof sospesa –

Uno dei tanti post recita: “Lettura in classe, sospendeteci tutti”. Al liceo Agnesi di Milano i docenti hanno visto il video incriminato con gli studenti poi commentano con ironia: “E’ stato un utile spunto di riflessione. La trasgressione ha toccato l’apice con la lettura degli articoli della Costituzione: altro momento utile in vista della Maturità, dove a cittadinanza-Costituzione è stato riservato un momento apposito (purché la si dimentichi, verrebbe da pensare). Poi siamo tornati a Montale, alla sua lezione morale, alla sua sottoscrizione del Manifesto degli intellettuali antifascisti”. Lezioni alternative, la lettura a voce alta nelle classi e nelle aule di università degli articoli 21 e 33 della Costituzione, quelli sulla libertà di pensiero, della scienza, dell’insegnamento. Oggi è il giorno del Teacher pride. Orgoglio docente a sostegno della docente di Palermo Rosa Maria Dell’Aria sospesa per 15 giorniper messo controllo su una ricerca dei suoi studenti in cui si tracciava un parallelo fra le leggi razziali del 1938 e il decreto sicurezza del 2018.

L’iniziativa è stata lanciata dai docenti del Liceo Anco Marzio di Ostia per oggi: letture della carta costituente nelle classi. E così è stato da Bologna a Palermo, a Benevento, Genova, Piacenza, Venezia, Milano, Campobasso, Livorno, Grosseto, Modena. E con l’hashtag “io non sorveglio, sveglio” ha preso voce la rabbia e indignazione nel mondo della scuola: il sentirsi continuamente sotto attacco, sfiduciata, messa all’indice. Perché tutti i maestri, professori, educatori si sentono coinvolti e colpiti, allora sospendeteci tutti è l’onda che s’alza, perché il caso di Palermo “mette a rischio per ciascun cittadino e insegnante il rispetto dei diritti costituzionalmente sanciti” scrivono i docenti dell’agrario Serpieri e del liceo Fermi di Bologna e condividono in tanti.

Simonetta Ginocchietti, prof di matematica all’Anco Marzio, tra le promotrici del Teacher Pride, pisega: “Ci sono state tante adesione da scuole di tutta Italia. Noi dalle 11, a cavallo della ricreazione, abbiamo letto nel cortile della scuola gli articoli 21 e 33 della Costituzione ma anche uno stralcio dell’articolo 3 e della dichiarazione universale dei diritti umani. La nostra dirigente ci ha appoggiati. Vediamo la liberta di opinione e manifestazione dell’opinione minacciata”. Aderiscono la Flc-Cgil, l’Anpi di Roma, tanti movimenti ed associaizoni, i sindacati di base promuovono tra oggi e domani presidi davanti agli uffici scolastici e alle Prefetture. Venerdì 24 magigo ne è previsto uno davanti al Miur.

Anche gli universitari si sono mossi. Un appello al presidente della Repubblica  è firmato dai presidenti di oltre 50 associazioni e consulte dell’area umanistica. “Libera è la scienza e libero ne è l’insegnamento!” è lo striscione di alcuni ricercatori e dottorandi del dipartimento di Agraria a Udine che stamattina hanno interrotto le proprie attività per portare solidarietà alla professoressa di Palermo. Dicono: “L’indifferenza è complice”. E loro non vogliono esserlo insieme ai colleghi del dipartimento di Chimica dell’università di Torino. All’università di Bologna i linguisti si sono fermati alle 11, durante un convegno al dipartimento di Italianistica, per leggere gli articoli della Costituzione: professori in piedi a difesa del diritto alla libertà di parole e del sapere.

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Il Pride dei docenti, lezioni alternative nelle classi d’Italia ultima modifica: 2019-05-21T14:40:47+02:00 da
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