di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 4.10.2025.
Indicazioni nazionali: e dopo 20 giorni il Ministero non ha ancora risposto alle “semplici” osservazioni del Consiglio di Stato.
Negli ultimi 20 giorni il ministro Valditara ha ripetuto più volte che le osservazioni del Consiglio di Stato sulle nuove Indicazioni nazionali rientrano nella normale interlocuzione fra organi diversi dello Stato.
Non solo, ma il Ministro ci ha anche tenuto a sottolineare che le valutazioni del Consiglio sono di modesta entità e non toccano la sostanza e l’impianto del documento prodotto dalla Commissione Perla.
Tanto che in molti avevano messo nel conto che nell’arco di pochi giorni, una decina al massimo, avremmo avuto un nuovo testo aggiornato.
E invece, in questi 20 giorni non c’è stata nessuna novità né il Ministro ha annunciato l’imminenza del nuovo testo.
Al contrario, molti esperti che sono intervenuti dalla metà di settembre ad oggi hanno mostrato che le critiche del Consiglio di Stato non sono affatto secondarie o di scarso rilievo.
Ovviamente sono di poco conto i rilievi riguardanti la forma linguistica perché sicuramente possono essere rapidamente corretti da un qualsiasi docente di italiano.
Più complesse appaiono invece altre questioni.
Al Ministro, infatti, è stato chiesto di motivare in modo circostanziato perché i rilievi del Consiglio superiore della pubblica istruzione siano stati per lo più disattesi.
Né sarà semplice rendere le Indicazioni compatibili con gli obiettivi definiti a livello europeo nell’ambito delle politiche di istruzione, così come chiede il Consiglio.
Soprattutto sarà necessario che il Ministro spieghi per quali motivi le Indicazioni in vigore non siano più adeguate e necessitino di essere riviste o addirittura riscritte del tutto.
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Indicazioni nazionali, mancano ancora risposte ultima modifica: 2025-10-05T03:52:37+02:00 da
