di Francesco Tortora, Il Corriere della Sera 15.11.2016
– Secondo l’English Proficiency Index raggiungiamo a malapena la sufficienza nella lingua di Shakespeare. I migliori in Lombardia e Friuli, i peggiori in Umbria, Calabria e Sicilia
Lo studio
Come ogni anno Education First, società svedese leader internazionale nel settore della formazione linguistica all’estero e degli scambi culturali, ha pubblicato l’English Proficiency Index, studio che calcola il livello medio di conoscenza della lingua inglese in 72 paesi del mondo.
Olanda
Al secondo posto con un punteggio di 71,15 si piazza la Danimarca che da anni è ai primi posti della classifica: “Nonostante la grande enfasi sulla formazione linguistica in inglese in tutto il mondo, nessuna regione è ancora in grado di avvicinarsi al livello di padronanza dei cittadini scandinavi” ha dichiarato soddisfatto Christen Bagger, vicepresidente di Education First. Svezia
Sul gradino più basso del podio la Svezia con un punteggio di 70,81. Rispetto all’anno scorso il paese scandinavo ha perso due posizioni e si è fatto scavalcare da Olanda e Danimarca. Le donne, nella classifiche di genera, sono nettamente più preparate degli uomini (71 di media contro 68).
Segue la Norvegia con un punteggio medio di 68,54. Anche a Oslo il divario tra uomini e donne nella conoscenza dell’inglese è sensibile (69 contro 66).
Finlandia
Al quinto posto la Finlandia con un punteggio di 66,61 e un leggero divario tra donne e uomini (67 contro 65).
Lussemburgo
Leggermente più bassa è la conoscenza dell’inglese nel piccolo granducato di Lussemburgo che raggiunge un punteggio di 63,20.
Austria
I cittadini austriaci raggiungono un buon punteggio (62,13) e possono comunque vantare un livello “alto” di preparazione nella lingua inglese.
Germania
Il popolo tedesco conferma di conoscere bene l’inglese e guadagna un punteggio di 61,58
Polonia
L’ex paese comunista ha fatto grandi passi in avanti negli ultimi decenni e quest’anno si posiziona al nono posto in classifica con un punteggio di 61,49.
Belgio
Chiude la top ten europea il Belgio con un punteggio di 60,90. Rispetto all’anno scorso Bruxelles ha guadagnato ben 6 posizioni nella classifica mondiale (è passato dal 17esimo all’11esimo posto). Tuttavia rimane molto netto il gap tra i fiamminghi e i valloni. I primi, praticamente parlano perfettamente l’inglese (punteggio di 68,57). I secondi, invece, sono molto indietro (punteggio 53,08).
Svizzera
Undicesimi si piazzano i cittadini elvetici che conquistano un punteggio di 60,17. Zurigo guida le città anglofone (punteggio 62,33) mentre il Canton Ticino resta più indietro (media 59,76).
Portogallo
Fanno molto bene i portoghesi che si attestano al dodicesimo posto continentale con un punteggio di 59,68. I lusitani sono gli unici popoli latini che possono vantare un livello”alto”.
Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca si attesta al tredicesimo posto in Europa con un punteggio di 59,09.
Serbia
Quattordicesimi si piazzano i serbi che conquistano un punteggio di 59,07 e si confermano i cittadini balcanici che conoscono meglio l’inglese.
Ungheria
Ottima è anche la posizione degli ungheresi che si attestano al quindicesimo posto con un punteggio di 58,72.
Romania
Ultimo paese europeo con un livello “alto” è la Romania che è sedicesima in classifica con un punteggio di 58,14.
Slovacchia
Il primo paese in Europa con un livello “sufficiente” dell’inglese è la Slovacchia che raggiunge il punteggio di 57,34
Bulgaria
Segue la Bulgaria con un punteggio di 56,79 che si attesta al diciottesimo posto guadagnando ben 6 posizioni rispetto all’anno scorso. Minimo il divario di genere (57 punti per gli uomini contro 56 delle donne).
Spagna
Molto indietro in classifica è anche la Spagna che raggiunge un punteggio di 56,66. Rispetto all’anno scorso il paese iberico perde due posizioni nella classifica generale. Esistono nella penisola grandi differenze: in alcune regioni come i Paesi Baschi e Le Asturie si registrano punteggi a livelli nordeuropei mentre in zone come l’Extremadura e la Comunità Valenzana la media supera di poco i 53 punti.
Bosnia-Erzegovina
Il paese balcanico raggiunge un punteggio di 56,17 ed è ventesimo nella classifica europea.
Italia
Solo ventunesima nella classifica europea (ventottesima in quella mondiale) è l’Italia con un punteggio di 54,63. Come in Spagna anche nel Belpaese si registrano grandi differenze. Se la media della conoscenza dell’inglese è buona in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia-Romagna (57,50), crolla completamente in alcune regioni centro-meridionali come l’Umbria, la Calabria e la Sicilia (49,62). La città con il punteggio migliore è Padova (58,09), seguita da Bologna (57,17) e Milano (56,92). La peggiore è Napoli (50,54). Netto il gap di genere: le donne (punteggio 56,64) prevalgono sugli uomini (53,18).
Francia
Nella classifica europea all’ultimo posto troviamo la Turchia che si piazza ventiseiesima (51esima in quella mondiale). Con il punteggio di 47,89 l’antica Anatolia è l’unico paese europeo con una conoscenza dell’inglese “molto scarsa”. Le donne sopravanzano gli uomini nettamente (punteggio di 49,94 contro 46,28), ma il vero divario è tra le città internazionali come Istanbul e Ankara (media 51,26) e le aree centrali e arretrate (media 45,52). .