di Vincenzo Pascuzzi, ReteScuole 15.7.2016
– Tutti i presidi, ma proprio tutti anche i migliori e incorruttibili, non potranno evitare sospetti, maldicenze e illazioni per aver selezionato questo o quel docente in base a criteri diversi dalla professionalità
Max Bruschi su FB si domanda retoricamente: “Può la professionalità di un docente in quel determinato ambito essere riconosciuta da un calcolo numerico? O non occorre piuttosto affidarsi anche alla dimensione che solo un colloquio, un contatto diretto può valutare?”
Le due domande appaiono in conflitto e in contraddizione. Il numero infatti contiene una sua solidità, codificazione e oggettività, è risultato di un algoritmo che riassume studi, concorsi, esperienza professionale. Il colloquio non può che avere un carattere episodico, soggettivo, aleatorio, limitato com’è negli argomenti, nel tempo (un’ora?) e nei partecipanti (il preside più magari due o tre collaboratori?). Il colloquio può solo confermare, aggiungere qualcosa di marginale al numero, tanto che nella seconda domanda di M.B. è contenuto un “anche” che in sostanza riconosce l’inutilità del colloquio stesso.
Da aggiungere altre osservazioni:
- Che valore può avere un colloquio di un preside laureato in Lettere o Lingue con un aspirante docente di Chimica, o Fisica, o altra materia tecnica o scientifica?
- Il colloquio va inserito in una procedura selettiva, quindi non è mai un solo colloquio da valutare, ma sono sempre almeno due i colloqui diversi da confrontare e ciascuno con il suo numero.
- Poi le domande di M.B., per avere senso, vanno riferite a TUTTI gli eventuali colloqui di selezione gestiti da TUTTI i presidi interessati. In questa dimensione sicuramente i numeri hanno maggiore validità complessiva rispetto ai colloqui, salvo le possibili eccezioni.
- In ogni caso, la c.d. chiamata diretta comporta sicuramente “un surplus di lavoro per dirigenti e segreterie” (v. ANP, 7.7.2016) salvo per i presidi che fossero dotati di …. fiuto particolare per la professionalità altrui.
- Infine tutti i presidi, ma proprio tutti anche i migliori e incorruttibili, non potranno evitare sospetti, maldicenze e illazioni per aver selezionato questo o quel docente in base a criteri diversi dalla professionalità.