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La (dis)educazione finanziaria

TuttoscuolaNews,  n. 728 del  14.12.2015.  

Le drammatiche cronache di questi giorni, che registrano perfino un suicidio, relative alla disperazione di decine di migliaia di piccoli risparmiatori, che hanno visto azzerare gli investimenti da loro fatti nelle cosiddette obbligazioni ‘subordinate’ emesse da quattro istituti di credito di cui erano clienti, portano alla ribalta una questione sulla quale Tuttoscuola ha ripetutamente cercato di attirare l’attenzione dei lettori: il rilevante e generalizzato tasso di analfabetismo economico-finanziario degli italiani, sulle cui cause influisce in maniera a nostro avviso determinante l’assenza di una formazione scolastica di base in materia.

L’unica proposta organica volta a modificare in modo strutturale, cioè generalizzato, questa lacuna del nostro sistema formativo, fu quella avanzata nel 1988-90 dalla commissione ministeriale per la sperimentazione di un modello unitario di riforma della scuola secondaria superiore presieduta dall’allora sottosegretario Beniamino Brocca, che prevedeva l’inserimento nell’area comune del biennio iniziale di tutti i licei e istituti tecnici di due ore settimanali di “Economia e Diritto”, nella prospettiva dell’innalzamento dell’obbligo a 16 anni. Anche gli istituti professionali di Stato, impegnati negli stessi anni nella traduzione in ordinamento (avvenuta per via amministrativa) della sperimentazione ‘Progetto ‘92’, adottarono l’area comune del progetto Brocca.

Il progetto ebbe un notevole successo nella prima metà degli anni novanta, ma non avendo trovato una sponda politica finì per esaurirsi.

Riportiamo qui di seguito i contenuti di apprendimento previsti per Economia:

  1. Il problema economico. Rapporto tra società umana, ambiente e risorse. Origine ed evoluzione dei sistemi economici moderni.
  2.  Descrizione del sistema economico.
    a. Famiglie: reddito, consumo, risparmio, imprese: produzione, scambio, investimenti. Stato: servizi pubblici e tributi. Resto del Mondo: importazioni ed esportazioni.
    b. Flussi reali e flussi monetari.
  3. Produzione e mercati. Strutture, processi produttivi, tecnologie. Il ruolo dell’innovazione. I prezzi, coordinamento dello scambio e ripartizione del reddito.
  4. Il reddito nazionale: nozione e componenti; indici quantitativi e qualità della vita.
  5. Processi di crescita e squilibri dello sviluppo. Occupazione e disoccupazione. Evoluzione storica dell’intervento dello Stato nell’economia.
  6. Integrazione economica europea.
  7. Sviluppo e sottosviluppo. Interdipendenze internazionali. Ambiente e sviluppo sostenibile.
  8. Economia e giustizia. L’indirizzo costituzionale.

Una riflessione su come riprendere il discorso ci sembra necessaria e opportuna.

La (dis)educazione finanziaria ultima modifica: 2015-12-14T07:01:54+01:00 da
Gilda Venezia

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Gilda Venezia

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