La libertà d’insegnamento dei docenti nella scuola dell’autonomia e i suoi limiti

di Salvatore Pappalardo, La Tecnica della scuola, 7.10.2025.

Gilda Venezia

Per comprendere la problematica concernente la libertà d’insegnamento del docente nella scuola odierna è necessario analizzare il concetto di libertà d’insegnamento così come emerge dai principi base della Costituzione e dalla normativa successiva evidenziandone i limiti.

La libertà come principio Costituzionale

La Costituzione fra i suoi principi basilari riconosce e tutela la libertà del cittadino e affida alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura, al fine di promuovere la partecipazione di tutti i cittadini alla vita democratica della società.

La libertà del docente

La libertà, in considerazione della sua importanza nella formazione dell’uomo e del cittadino, assume rilevanza se riferita alla funzione docente, nella misura in cui assicura la possibilità di caratterizzare l’atto educativo come atto creativo e si concretizza nella libertà metodologica, contenutistica e valutativa. Fermo restante che la libertà del docente non è assoluta, ma si esercita entro limiti normativi e istituzionali, con l’obiettivo prioritario di garantire il diritto allo studio e la formazione degli alunni.

Libertà metodologica

La libertà metodologica, confermata dalla legge sull’autonomia, si caratterizza per la possibilità che ha il docente:

  • Di scegliere metodi e strumenti e strategie didattiche più adatte al contesto della classe e agli alunni al fine di favorire il processo inclusivo e partecipativo di tutti;
    Di proporre contenuti e approcci coerenti con la propria formazione e visione pedagogica;
    Adottare approcci alternativi rispetto a quelli prevalenti nel Collegio Docenti, purché non contrari alla legge;
    Adattare la didattica alle esigenze specifiche della classe, favorendo inclusione e partecipazione.

Libertà contenutistica

La libertà contenutistica del docente, nell’ambito della più ampia libertà di insegnamento, riguarda la possibilità del docente di scegliere, proporre e approfondire i contenuti disciplinari in modo autonomo, in questo senso egli può:

  • Scegliere gli argomenti ritenuti più adeguati alla formazione degli alunni, anche al di là dei testi scolastici;
  • Proporre letture e interpretazioni personali, purché coerenti con il quadro disciplinare;
  • Collegare contenuti di diverse discipline per favorire una visione più ampia e critica;
  • Modulare i contenuti in base al livello della classe, agli interessi degli studenti e alle esigenze del territorio.

Libertà valutativa

La libertà valutativa del docente rappresenta una componente essenziale della libertà di insegnamento, e riguarda l’autonomia professionale nel formulare giudizi sull’apprendimento, sul comportamento e sulla partecipazione degli studenti. Libertà che non significa arbitrarietà ma responsabilità educativa e competenza tecnica, esercitate nel rispetto delle norme e dei diritti degli alunni. In questo senso la libertà valutativa si esplica:

  • Nella scelta dei criteri valutativi coerenti con gli obiettivi didattici indicati nell’offerta formativa deliberata dal collegio dei docenti;
  • Nell’autonomia di giudizio attraverso la propria personale osservazione professionale;
  • Nell’utilizzo di prove e strumenti diversi ritenuti adeguati al contesto classe;
  • Nel valorizzare il processo d’apprendimento e non solo il risultato finale, promuovendo processi di autovalutazione e feedback.

Libertà non è “fare ciò che si vuole”

La libertà del docente, non è “fare ciò che si vuole”, in questo senso:

  • Non può ignorare il curricolo, le Indicazioni nazionali o le esigenze formative degli studenti;
  • Non può agire in modo del tutto autonomo senza confronto con i colleghi;
  • Non può usare la cattedra per promuovere convinzioni personali;
  • Non può non accettare e condividere le regole dell’istituto e le delibere degli organi collegiali;
  • Non può non rispettate la coscienza degli alunni e il loro diritto allo studio, evitando discriminazioni, imposizioni ideologiche o metodi lesivi.

Il dirigente scolastico e la libertà del docente

In merito alla libertà del docente, il dirigente scolastico in quanto ha poteri autonomi di direzione, di coordinamento, può vigilare sul rispetto delle norme e sulla coerenza con il PTOF, ma non può sindacare in merito alla scelta didattica o valutativa del docente, purché siano coerenti con quelle del collegio dei docenti e del consiglio di classe.

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La libertà d’insegnamento dei docenti nella scuola dell’autonomia e i suoi limiti ultima modifica: 2025-10-08T11:19:43+02:00 da
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