La nuova ricostruzione carriera, cosa cambia e a chi conviene

di Roberto Bosio, InfoDocenti.it, 3.10.2023.Gilda Venezia

Chi ha superato l’anno di prova tra settembre e dicembre di ogni anno può presentare la dichiarazione dei servizi ed la ricostruzione di carriera per vedersi riconoscere il servizio di insegnamento svolto prima del ruolo ai fini di aumentare l’anzianità di servizio e quindi ottenere prima gli scatti legati a questo fattore.

Cosa cambia da quest’anno?

Vengono considerati tutti i periodi lavorativi effettivamente prestati nella scuola pubblica senza apportare alcuna modifica. Ho lavorato due anni solo per un paio di messi all’anno, poi nei successivi tre con contratti dal primo settembre al 30 giugno? Si valuteranno ai fini dell’anzianità di servizio 2X2=4 mesi per i primi due anni, e poi 10X3=30 mesi per gli altri tre anni di precariato, per un totale di 34 mesi di precariato riconosciuto ai fini degli scatti di anzianità per il servizio di ruolo.

Le norme sono gravemente peggiorative?

Dare un giudizio generale è impossibile, dipende dalla situazione dei singoli docenti che fanno ricostruzione di carriera.

Nell’esempio del paragrafo precedente, se valessero ancora le vecchie norme, il docente avrebbe avuto diritto ad un riconoscimento pari a 36 mesi – i primi due anni non sarebbero stati considerati mentre i successivi sarebbero stati equiparati ad un anno di lavoro. In molti casi il quadro dovrebbe essere simile, la differenza tra le due ricostruzioni di carriera dovrebbe essere minima.

Attenzione al contenzioso

Conviene fare un ricorso solo dopo aver fatto dei calcoli, ed aver rilevato che ci sarebbe stato un vantaggio significativo per il docente se il sistema avesse continuato ad applicare le vecchie regole. Attenzione poi, non si può richiedere di applicare un metodo per alcuni anni, e dell’altro per periodi diversi.

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La nuova ricostruzione carriera, cosa cambia e a chi conviene ultima modifica: 2023-10-03T09:21:33+02:00 da
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