di Carmelina Maurizio, La Tecnica della scuola, 22.6.2021.
Colpisce, dalle pagine di un blog, l’invito postato in questi giorni, rivolto al premier Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, affinchè si rechino a conoscere da vicino la scuola serale.
Lo scrive Mariano Turigliatto, docente torinese, che si rivolge alle massime autorità, dicendo non so se il premier Mario Draghi o il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi abbiano mai visto dal vivo una scuola serale, gli adulti che la frequentano, gli insegnanti che ci lavorano, insomma il mondo che ruota intorno a questo angolo nascosto della scuola italiana. È un’esperienza che dovrebbero fare – il ministro Bianchi più che il premier, visto che è addirittura titolare della cattedra Unesco “Educazione crescita e uguaglianza” –, si accorgerebbero subito che differenza c’è fra addestramento, formazione professionale e istruzione. Forti di questa nuova consapevolezza, maturerebbero certamente una diversa visione del rapporto fra economia, politica e istruzione.
L’istruzione degli adulti
Il blog del docente torinese accende i riflettori sul segmento dell’istruzione serale, partendo dalla consapevolezza che la conoscenza è il fondamento principale della democrazia e per questo l’alfabetizzazione diventa un fattore di emancipazione. Infatti, negli ultimi cinquant’anni, la scuola serale ha funzionato come ascensore socialecollettivo proprio grazie al tempo pieno per le fasce più giovani e alle 150 ore, corsi destinati ai lavoratori che tornavano a scuola per ottenere la licenza media.
Questo, in circa 30 anni circa, ha determinato la scomparsa degli analfabeti, oggi il 4%, e il rilancio dei corsi serali delle scuole prevalentemente ad indirizzo tecnico. Nel frattempo, i flussi migratori hanno portato nuova linfa ai corsi serali, che in pochi anni sono diventati questa volta ascensore sociale per i migranti.
Scuola di cittadinanza
La scuola è tornata con gli immigrati strumento potente di integrazione, proponendo come poteva agli adulti modelli e saperi certamente utili a trovare lavoro, ma soprattutto a ottenere ascolto e cittadinanza, scrive ancora il docente piemontese.
Oggi le scuole serali, che davvero sono poco considerate e dai più sconosciute, anche quando sono nello stesso edificio scolastico, sono il luogo dove si combatte l’abbandono scolastico, di chi non ha finito gli studi prova a frequentare il serale per riscattare il fallimento, sono l’approdo di quegli adulti italiani, che avevano abbandonato gli studi e, che per questo forse, hanno perso il lavoro (poco qualificati) e sono soprattutto l’approdo per i tanti stranieri motivati, che nella proposta di istruzione gratuita (spesso sconosciuta nel loro paese d’origine), vengono a scuola, magari con una laurea alle spalle, che per mancati o incompleti accordi tra Stati non possono essere riconosciuti.
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La scuola serale, il luogo dove si combatte l’abbandono scolastico ultima modifica: 2021-06-23T05:24:50+02:00 da