L’anno che verrà/1. Non sarà la ‘solita lezione’?

TuttoscuolaNews, n. 778 del  5.9.2016 

– Il mensile Vita, storico punto di riferimento per il Terzo settore, ospita nel numero di agosto 2016 un’approfondita inchiesta sulla condizione della scuola e degli insegnanti all’inizio del nuovo anno scolastico, intitolata ‘Non è la solita lezione. La scuola che cambia raccontata da dentro’.

Il servizio, di circa 40 pagine, è articolato in tre parti, riguardanti rispettivamente i docenti (Che insegnante sarà), l’insegnamento/apprendimento (Che didattica sarà) e l’edilizia scolastica (Che edificio sarà), ma si apre con una tavola rotonda cui partecipano, insieme al ministro Stefania Giannini, Eraldo Affinati, scrittore e fondatore della scuola di italiano per stranieri ‘Penny Wirton’, Irene Baldriga, dirigente del liceo Virgilio di Roma, e Giovanni Biondi, presidente di Indire.

Grande spazio è riservato, già nella tavola rotonda introduttiva, alla condizione e al ruolo dei docenti. Rispondendo a una specifica domanda di Biondi su questo tema Giannini riconosce che la legge 107 non ha fatto passi avanti in questo senso: “Lo dico con franchezza, io ero per l’introduzione del concetto di carriera, con una differenziazione anche dal punto di vista stipendiale”, ammette il ministro. “Non so se qui abbiamo avuto un po’ meno coraggio, forse coraggio non c’è stato nemmeno da parte delle organizzazioni sindacali, quell’apertura necessaria per sedersi attorno a un tavolo. Questo passaggio non è stato affrontato, però mi sembra che abbiamo creato le premesse: chi farà questo nobile mestiere più avanti lo dovrà a affrontare”.

Non sembra insomma che, almeno dal punto di vista dei tempi, un cambiamento di rotta sia imminente. La stessa Giannini, interloquendo con la preside Baldriga, mette l’accento sul rilievo che intanto assume la chiamata dei docenti ‘per competenze’ (che non è la ‘chiamata diretta’, precisa il ministro): ma la partita di un profondo ripensamento della professione docente sembra ancora del tutto aperta.

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