Laurea+24 Cfu non equivalgono all’abilitazione, sentenza Tar Lazio

di Vittorio Borgatta, InfoDocenti.it, 13.10.2020.

Gilda Venezia

Nuova sentenza del Tar Lazio: laurea, 24 CFU e 3 annualità di servizio non equivalgono all’abilitazione

Il Tar del Lazio, con la sentenza n. 10062 del 2 ottobre scorso, ritorna sul tema del valore abilitante della laurea più 24 Cfu (i ricorrenti in questo caso sono anche precari con più di 36 mesi di servizio).

Gps e graduatorie d’istituto: in prima fascia si va solo con l’abilitazione

La sentenza ha ribadito la legittimità dell’Ordinanza Ministeriale N. 60 – quella per intenderci che riguardava l’istituzione delle nuove GPS e delle graduatorie d’istituto. Ciò significa che per poter accedere alla prima fascia delle graduatorie ci vuole l’abilitazione. Non basta il possesso della laurea e dei 24 CFU più tre anni di precariato.

Non è la prima sentenza del TAR su questo tema

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio aveva già affermato lo stesso principio nella sentenza n. 9914 del 30 settembre 2020. Secondo il TAR, l’eventuale mancata previsione di percorsi abilitativi non può permettere di affermare che il possesso di laurea più 24 Cfu possa essere considerato un titolo abilitativo.

Non c’è equiparazione tra laurea+24 Cfu, dottorati e percorsi abilitanti

Secondo il Tar, non si può accogliere il ricorso perché non esiste nessuna norma che abbia disposto l’equiparazione o l’equipollenza del titolo di laurea+24 Cfu, il dottorato di ricerca, ed i percorsi abilitanti. Si tratta di strade distinte che perseguono finalità diverse.

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Laurea+24 Cfu non equivalgono all’abilitazione, sentenza Tar Lazio ultima modifica: 2020-10-13T07:31:12+02:00 da

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