Oggiscuola 15.12.2016
– Il neo ministro dell’Istruzione non molla. Sulla vicenda della “non laurea” tira dritto: “Scherziamo? Io sono una persona seria. Perchè posso aver commesso una leggerezza, ma se volevo truffare o mentire, mai avrei messo nel mio curriculum diploma di laurea, ma avrei semplicemente scritto laurea e basta”. Intanto, però, le sollecitazioni che arrivano dal mondo della Scuola hanno delle scadenze quasi immediate. Tra queste molte che i docenti sperano si possano risolvere sperando nel passato sindacale della Fedeli. Tra tutte la necessità di dar vita immediatamente a un terzo ciclo Tfa, dal momento che la strada indicata dal precedente ministro Giannini, rischierebbe di lasciare un vuoto enorme. Anche in considerazione del fatto che i famosi 200.000 precari da inserire in organico senza passare per un concorso sono diventati un’ennesima promessa irrealizzabile. Necessitano, entro venti giorni, una soluzione anche le vicende sostegno e scuola dell’Infanzia. Se sulla seconda ci sono soldi appostati nella legge di Bilancio 2017 per la riforma dell’Inclusione le cose sono molto più complesse. La legge 107 è praticamente immodificabile, quindi comprende il nuovo sostegno, ma non ci sono i soldi per dare vita alla delega. Quindi l’opinione di molti è che non si lavorerà alla delega lasciandola decadere.
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Le priorità della Fedeli: Tfa terzo ciclo, niente assunzioni dei precari e si alla scuola dell’Infanzia ultima modifica: 2016-12-15T22:20:48+01:00 da