Legge di Bilancio: la sagra degli emendamenti in cui la scuola vera non esiste

Gilda Venezia

dalla Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia, 19.12.2020.

È chiaro a tutti che in Parlamento i docenti non sono rappresentati.

Gilda Venezia

Abbiamo letto, uno per uno, gli emendamenti passati in V Commissione Bilancio della Camera. Un coacervo di provvedimenti segnati dalle solite logiche clientelari e frammentarie.
La Gilda aveva chiesto al Parlamento di intervenire su alcuni specifici temi di interesse generale della scuola con particolare riferimento allo status e condizione dei docenti (semplificazione concorsi precari, implementazione della carta del docente anche per precari ed educatori, abolizione delle parti della 107/15 incompatibili con la situazione di fatto – chiamata diretta, comitato di valutazione per il bonus- ecc.).
Nessuna nostra proposta è stata presa in considerazione.

E’ sconfortante assistere al solito assalto alla diligenza di deputati e senatori per proteggere le lobbies di riferimento. Paradossalmente, una parte non irrilevante nelle richieste di microinterventi l’hanno fatta le forze politiche di “opposizione” che hanno approfittato delle difficoltà del governo per far passare provvedimenti molto discutibili.
Nel caso della scuola e dell’università ad esempio si rafforza il “sistema duale” (??), si danno soldi ai tecnici e professionali per rafforzare il rapporto con le imprese anche mediante i PCTO, si aumenta il fondo a favore dei dirigenti scolastici, si diminuisce il numero minimo di allievi (500 allievi) per attribuire l’autonomia scolastica (tradotto: più posti per dirigenti e DSGA), si danno incentivi alle università telematiche del meridione (!!), si danno soldi alle scuole del meridione nei piccoli comuni, ecc.

In concreto è chiaro che in Parlamento i docenti e le loro richieste sono non rappresentate. I senatori e deputati più sensibili ai temi della professione docente e della scuola reale sembrano costretti al silenzio o all’irrilevanza. La scuola sembra fatta solo da dirigenti e da apparati di potere.

Bisogna fare una riflessione seria su questo stato di cose che dimostra anche che il sindacato della scuola, con l’unica esclusione della Gilda degli Insegnanti, si curva sulle richieste della dirigenza a della burocrazia ministeriale. Il fatto che la Ministra Azzolina abbia poi promesso una implementazione del FIS a favore dei collaboratori scolastici per il COVID, con il consenso dei principali sindacati, dimostra ancor di più che i docenti meritano ben altro da questa rappresentanza politica e sindacale.

 

Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia

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Legge di Bilancio: la sagra degli emendamenti in cui la scuola vera non esiste ultima modifica: 2020-12-24T17:38:25+01:00 da
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