Categorie: Riforma

L’emergenza non sono i quindicenni, ma gli adulti che non sanno leggere

di Enrico Galiano, Il Libraio, 5.12.2019

– “Abbiamo bisogno di sistemare la scuola dei nostri figli, è vero. Ma prima ancora di quella, abbiamo bisogno di far capire ai loro genitori quanto è importante non smettere mai di leggere e di studiare. Noi qui a puntare il dito sui nostri quindicenni, ma la situazione del mondo adulto è molto, molto peggiore”. Su ilLibraio.it la riflessione di Enrico Galiano, insegnante e scrittore, dopo la pubblicazione dei risultati del test Ocse-Pisa

Allora, sono usciti anche quest’anno i risultati dei test Ocse-Pisa. Per chi non lo sapesse, Pisa sta per Programma per la valutazione internazionale dello studente (Programme for International Student Assessment).

Come funziona? È un’indagine annuale che valuta gli allievi a cui manca poco per concludere l’obbligo scolastico, per capire come se la cavano con alcune delle conoscenze e delle abilità essenziali del loro corso di studi. Si effettua in circa settanta Paesi in tutto il mondo.

Bene. Come ne siamo usciti noi, noi italiani dico, dagli ultimi, quelli del 2018?

Come al solito: cioè maluccio. Ma mentre in queste ore sono tutti impazziti e girano su tutti i siti notizie catastrofiche, è bene dire che maluccio non è male e neanche malissimo. E quindi che forse è il caso di spiegare due cosine.

Primo: la notizia che sta rimbalzando dappertutto, secondo cui solo un quindicenne su venti sarebbe in grado di comprendere un testo scritto, è inesatta.

Pisa non dice che solo uno su venti dei o delle nostre quindicenni sono in grado di comprendere quello che leggono. Chiaro? In realtà, il “livello minimo di ‘competenza’” è raggiunto dal 77% del campione italiano. E già qui sorgono i primi dubbi sul livello di competenza in comprensione del testo da parte di chi ha scritto quegli articoli.

Secondo: la scuola italiana non è peggiorata. I risultati sono in linea con quelli degli ultimi anni. Quindi al massimo possiamo dire che la situazione è molto statica, ma non sarebbe esatto neanche quello, perché questi test non valutano “la scuola” ma solo alcune competenze.

Terzo: basta dire che la Cina ci surclassa. Quel Paese viene testato solo in alcune aree, fra l’altro le più ricche. Voglio vedere se facciamo i test solo al San Carlo di Milano o al LeoMajor di Pordenone se vengono fuori risultati attendibili per tutto il Paese.

Quarto e ultimo: è vero, non sono risultati positivi, non ci nascondiamo dietro un dito. Ma siamo più o meno a metà classifica su 68 Paesi, il che vuol dire che non è tutto così catastrofico come ci vogliono far credere.

Anzi no, qualcosa di catastrofico c’è: i dati sugli adulti. Eh sì, perché oltre ai test Ocse-Pisa esiste anche l’indagine Ocse Piaac, che fa praticamente la stessa cosa del Pisa, solo con gli adulti.

E lì come andiamo?

Malissimo. Malissimissimo.

Lì siamo ultimi, ragazzi. Noi qui a puntare il dito sui nostri quindicenni, ma la situazione del mondo adulto è molto, molto peggiore. I dati sull’analfabetismo funzionale della popolazione adulta sono davvero gravi, e ci parlano di un’emergenza ben più impellente, perché mentre un quindicenne che non capisce un testo è terribile ma può causare danni limitati, un trentenne che non sa capire quello che legge è una persona che vota, che fa scelte di vita importanti, che partecipa attivamente alla vita pubblica, magari proprio decidendo quanti fondi dare alla scuola e all’istruzione.

Abbiamo bisogno di sistemare la scuola dei nostri figli, è vero. Ma prima ancora di quella, abbiamo bisogno di far capire ai loro genitori quanto è importante non smettere mai di leggere e di studiare.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

 

L’emergenza non sono i quindicenni, ma gli adulti che non sanno leggere ultima modifica: 2019-12-08T08:52:55+01:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

Concorso docenti 2024, un altro centinaio di rinunce di commissari rallenta lo svolgimento

Tuttoscuola, 14.5.2024. Sembra inarrestabile la fuga dalle commissioni esaminatrici dell’attuale concorso docenti 2024, probabilmente a…

33 minuti fa

L’importanza dei diplomati negli istituti tecnici e professionali per l’economia italiana

Informazione scuola, 14.5.2024. Gli studenti diplomati negli istituti tecnici e professionali rappresentano una risorsa per…

2 ore fa

Spesi 3 miliardi su 20: il Pnrr scuola arranca. “Rischia di essere un’occasione persa”

di Ilaria Venturi, la Repubblica, 14.5.2024. La fotografia delle fondazioni Agnelli e Astrid. I ritardi e…

2 ore fa

Docenti neoassunti, chiarimenti sulle ore di formazione PNRR

di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Ore di formazione PNRR: se non…

2 ore fa

Inclusione scolastica, normativa e giurisprudenza

di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Se è facile parlare di inclusione…

2 ore fa

Esiti mobilità docenti 2024, fasi e continuità di servizio

La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Manca poco per conoscere gli esiti della mobilità 2024/2025. Nella…

2 ore fa