Lettera ad Azzolina. La didattica a distanza si può fare da casa: meglio e in sicurezza

Nell’attesa di riprendere la normale attività didattica, pensiamo sia diritto degli studenti e dei docenti svolgere tale attività a distanza dando alla stessa dignità formativa e non di inutile surrogato della lezione in presenza.

Per queste ragioni  esigiamo di poter svolgere le lezioni nel modo più proficuo per gli studenti, con strumenti propri o a disposizione nelle istituzioni scolastiche, dal nostro domicilio o da scuola secondo le necessità dei diversi ambiti disciplinari, della strumentazione necessaria e, non ultimo, della salvaguardia della salute di tutti, compresa quella dei docenti.

Chiediamo quindi il ritiro della circolare dell’USR Veneto che li obbliga a lavorare in presenza a scuola anche in assenza degli allievi del 26 ottobre 2020 perché scaturisce da pregiudizi in merito alla vigilanza sul lavoro dei docenti e non va nella direzione dell’efficacia dell’azione didattica: la cui natura sta nella ricerca didattica, nella qualità della proposta formativa e nelle modalità delle relazioni che si creano nell’ambito scolastico.

La nota dell’USR Veneto oltre che contraria al buon senso risulta inoltre sconfessata dalla nota di Bruschi del 3 novembre: Nota MI prot. n. 1990 del 5.11.2020