Gilda degli insegnanti

Lezioni fino al 30 giugno? Di Meglio (Gilda): Un’offesa alla professionalità dei docenti

Orizzonte Scuola, 7.12.2020.

“Difficile rientrare in presenza il 7 gennaio” [Intervista].

Il coordinatore Gilda è contrario al prolungamento del calendario scoalastico, dato che i docenti stanno lavorando con la Dad.

Il coordinatore della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, boccia laproposta della Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, di prolungare l’anno scolastico fino al 30 giugno o addirittura ai primi di luglio.

A Orizzonte Scuola il sindacalista spiega: “la ritengo una proposta che offende la professionalità di tutti gli insegnanti impegnati ormai da mesi nella Didattica a distanza, metodologia faticosa, che richiede molta preparazione e un tempo di lavoro di gran lunga superiore rispetto a quello ordinario. Se anche in quest’anno scolastico è stato necessario ricorrere alla Dad, è perché il Governo nel suo insieme non è riuscito a realizzare quelle condizioni imprescindibili per un ritorno a scuola in sicurezza. E non si capisce per quale  motivo a pagarne il conto debbano essere i docenti. In estate la Germania ha investito 500 milioni di euro per dotare le aule di impianti di aerazione mentre l’Italia ha puntato sui banchi a rotelle: non credo ci sia altro da aggiungere“.

In effetti, come abbiamo già riportato in precedenza, secondo molti docenti, con la didattica a distanza si sta facendo scuola (con tutti i limiti della lezione digitale) e che quindi non ci sarebbe nulla da recuperare.

Di Meglio si dice pessimista in merito al ritorno in presenza del prossimo 7 gennaio, nonostante il Nuovo Dpcm dia indicazioni in tal senso: “Allo stato attuale è poco verosimile un ritorno in presenza per il 75%, è difficile che in così poco tempo si riesca ad approntare le necessarie misure di sicurezza. Tra l’altro, la storia recente dimostra come i tavoli istituzionali si risolvano sempre in chiacchiere inutili“. 

Per quanto riguarda i dati dei contagi nelle scuole, infine, il coordinatore della Gilda degli Insegnanti “ha chiesto sin dall’inizio dell’anno scolastico di rendere pubblici i dati riguardanti le scuole, senza però ottenere risposta. Riteniamo che la trasparenza costituisca un elemento essenziale della democrazia ed è grave che, proprio quando l’epidemia è tornata a esplodere, il ministero dell’Istruzione abbia rinunciato a raccogliere i dati attraverso il monitoraggio condotto con i dirigenti scolastici. E troviamo inutile e inopportuno adesso dire che è compito della sanità, quando è sotto gli occhi di tutti che in molte parti d’Italia i tracciamenti dei contagi sono andati in crisi perché la sanità è allo stremo“. 

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Lezioni fino al 30 giugno? Di Meglio (Gilda): Un’offesa alla professionalità dei docenti ultima modifica: 2020-12-07T22:02:05+01:00 da

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