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L’insegnante di sostegno in cerca di identità

TuttoscuolaNews,  n. 720 del  2.11.2015.  

La legge 107/2015 delega il Governo a ridefinire il “ruolo del personale docente di sostegno” (art 1, comma 181 c) senza peraltro privilegiare uno specifico modello. Si è così aperto il confronto tra diverse ipotesi, una delle quali è quella contenuta nella proposta di Legge C-2444 in discussione in Parlamento, sostenuta dalle associazioni Fand e Fish, volta a creare una carriera separata per i docenti di sostegno con l’istituzione di una specifica classe di concorso.

Sulla proposta è piovuta l’accusa di provocare la “medicalizzazione” della figura di questi docenti, che finirebbero per monopolizzare il compito di occuparsi degli alunni con disabilità escludendo gli altri componenti del Consiglio di classe: aumenterebbe (forse) l’efficacia degli interventi, sarebbe assicurata certamente una maggiore continuità, ma a prezzo di accrescere la ‘separatezza’, la ‘diversità’ di trattamento sia degli alunni con disabilità sia dei docenti di sostegno, in contrasto che la filosofia inclusiva e cooperativa che da sempre caratterizza il modello italiano di integrazione degli con disabilità.

Sul versante opposto si colloca l’ipotesi di una integrazione delle competenze culturali e professionali di tutti gli insegnanti, che dovrebbero essere posti in grado di gestire direttamente e personalmente il rapporto con gli alunni con disabilità, eventualmente con la consulenza di un loro collega in possesso di competenze specialistiche avanzate (a questa prospettiva guardano Dario Ianes e il gruppo Erikson).

Nel primo scenario (che comunque conferma, secondo tradizione italiana, la compresenza in classe di alunni con e senza disabilità) si andrebbe verso la iperspecializzazione dei docenti di sostegno, e dunque di una sia pur corposa minoranza di docenti, nel secondo verso l’integrazione della competenza professionale di base di tutti gli insegnanti, fino a giungere, al limite, al superamento della stessa figura del docente di sostegno.

Il Governo, stando a recenti prese di posizione del sottosegretario Davide Faraone, sembrerebbe orientato a puntare sul primo scenario (http://tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=37216), ma il dibattito è aperto.

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L’insegnante di sostegno in cerca di identità ultima modifica: 2015-11-02T06:40:31+01:00 da
Gilda Venezia

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Gilda Venezia

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