di Antonella Bianco, Oggiscuola, 28.2.2019
– Leggiamo e pubblichiamo il post pubblicato su Facebook da una maestra alle prese con una richiesta di una madre alquanto atipica:
– Maestra, ho bisogno di parlare con lei.
– Venga martedì. E viene martedì. – Maestra, le ho chiesto questo incontro perché ho visto il quaderno di mio figlio. – Eh? – Gli ha corretto il compito usando una penna rossa. – Eh? – Il bambino è rimasto male per i numerosi segni sulla pagina. – Non ne capisco il motivo. – Ho dovuto tranquillizzarlo perché potesse addormentarsi. Gli ha causato uno stato emotivo negativo, ha agito sulla sua autostima. Non so se si rende conto. E poi, il compito l’aveva fatto con tanta passione. L’ha fatto con me. Aveva dato tutto se stesso. Che motivo aveva di farlo? Poteva usare la penna dello stesso colore del compito, no?
Provo a parlarle come posso. Conclusione: – Signora, lo scriva nero su bianco alla dirigente. Poi le rispondo con lo stesso mezzo. Fine.
L’alunno in questione, è bene ricordarlo, non ha certificazione BES o DSA.
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