Fabrizio De Angelis,  La Tecnica della scuola  10.1.2017

– La Cassazione ha più volte precisato che il dipendente durante il periodo di malattia, deve farsi trovare alla visita di controllo, altrimenti la sua ingiustificata assenza prevede la decadenza (in varia misura) del lavoratore medesimo dal diritto al trattamento economico di malattia (Cass., sent. n. 3294/2016).

Infatti, restare in casa durante le fasce orarie previste per le visite mediche domiciliari è un obbligo perchè l’assenza impedisce la verifica della sussistenza della malattia, e diviene inadempimento, sia nei confronti dell’istituto previdenziale, sia nei confronti del datore di lavoro.

Tuttavia, l’obbligo dell’INPS di erogare l’indennità di malattia resta anche in alcune circostanze in cui il lavoratore, alla verifica sanitaria, si sottrae al controllo nel caso questo dimostri la necessità di recarsi presso un luogo diverso dal proprio domicilio. In questo caso, se per esempio si tratta di un’altra casa o abitazione dove osservare il riposo, bisogna comunicarlo tempestivamente al datore di lavoro e all’Inps.

Quello che invece bisogna sottolineare è che al lavoratore è consentito assentarsi nelle fasce orarie diverse da quelle previste dalla visita fiscale.
In tal caso, l’uscita durante il periodo di malattia, non deve compromettere il recupero delle energie e soprattutto il conseguente rientro al lavoro.

Come stabilisce la sentenza n. 21/2008 della Corte di Cassazione (sez. giurisdizionale per la regione Trentino Alto-Adige), “una volta andato via il medico fiscale, il dipendente non ha più l’obbligo di reperibilità e ha possibilità di assentarsi dalla propria dimora, purché ovviamente in tal modo non comprometta la propria guarigione, in quanto ha un dovere giuridico di non prolungare i tempi di recupero e di rientro al lavoro”.

Quindi i dipendenti che chiedono un periodo di malattia devono stare tranquilli: fuori dalle fasce orarie possono uscire di casa, anche se è consigliabile per un recupero rapido di evitare gli spostamenti e limitarsi a quelli strettamente necessari. In tal caso, una buona dose di buon senso può far dormire sonni tranquilli.

Invece, alla luce delle varie sentenze, allontanarsi durante l’orario in cui si aspetta il medico fiscale, non è propriamente saggio e si rischia grosso.

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Malattia, posso uscire dopo la visita fiscale? ultima modifica: 2017-01-10T21:44:14+01:00 da
Gilda Venezia

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