di Enrico Maranzana, Scuola Oggi, 6.9.2018
di Enrico Maranzana, Scuola Oggi, 6.9.2018
– L’albero nasconde la foresta: un’esortazione indirizzata a chi limita le proprie osservazioni al particolare, a chi non coglie il significato profondo della realtà.
Se il legislatore, votando il paragrafo 7 della legge 107/15 avesse fatto tesoro dell’ammonimento, non avrebbe confuso la finalità della scuola con gli strumenti necessari al relativo conseguimento.
Un’irrazionalità che il ministro Marco Bussetti sembra non aver colto: la sua attenzione è rivolta all’alternanza scuola-lavoro, ai tablet, alla collocazione dei docenti, alla chiamata diretta …
Eppure la visione sistemica è uno dei fondamenti della cultura contemporanea: la circostanziata, univoca elencazione dei risultati attesi è la premessa alla sua assunzione. Si tratta del punto dolente della scuola, per l’assenza di un lessico condiviso: apprendimento, capacità, competenza .. sono concetti variegati. Una mancanza che impedisce la definizione dei traguardi e il governo del sistema scolastico.
Eppure la legge 53/2003, che delegava al governo il potere legislativo, ha fornito la cornice per le definizioni terminologiche: “E’ promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea”.
Eppure i regolamenti di riordino del 2010 hanno specificato il contenuto dei termini “capacità e competenze generali”.
Si trascrive quanto previsto per i licei nell’area logico-argomentativa:
Si tratta di un esempio di traguardi di sistema, che unificano tutti gli insegnamenti. Traguardi che costituiscono il fondamento della progettazione educativa, la “sostanza dell’autonomia delle istituzioni scolastiche”.
Se i Piani Triennali dell’Offerta Formativa delle scuole avessero sottotraccia tali traguardi, l’unitarietà della gestione scolastica sarebbe garantita, la “progettazione formativa/educativa/dell’istruzione” la qualificherebbe, il coordinamento la animerebbe, la trasparenza e la condivisione ne avrebbero beneficio.
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