Niente prove scritte: solo il colloquio. E pure ‘a distanza’. La maturità 2020 potrebbe trasformarsi in un esame on line. Come avviene per gli esami delle Università telematiche, ma anche in questi giorni di stop delle attività didattiche in molti atenei ordinari e pure per le sessioni di laurea.
Tutti collegati via internet
Lo prevede la bozza di decreto, ancora non definitiva, sugli Esami di Stato che dovrebbe arrivare all’esame del Consiglio dei ministri fissato tra il 3 e il 5 aprile.
ULTIMA BOZZA DEL DECRETO (PDF)
Il testo, che se approvato darebbe la possibilità di svolgere anche gli scrutini in modalità telematica, prevede che se gli studenti non torneranno in classe entro il 18 maggio, l’esame si limiterà ad una prova orale “a distanza”, quindi con la commissione e maturandi collegati, uno alla volta, attraverso la rete telematica.
Durante l’esame orale on line, si esamineranno tutte le discipline del quinto anno, visto che non ci saranno scritti. Spazio anche al cosiddetto Pcto, le esperienze maturate nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, verrebbero comunque accertate durante il colloquio. Disco rosso, in ogni caso, allo svolgimento delle prove Invalsi.
Se si torna prima del 18 maggio?
Nel caso di ritorno in aula prima del 18 maggio, rimarrà invece in vita a prima prova nazionale.
Mentre la seconda prova sarà predisposta dalle commissioni, le quali saranno composti solo da prof interni, con il solo presidente esterno: la seconda prova tradizionale, dall’anno scorso anche bi-disciplinare, sarà sostituita da una prova predisposta dalla singola commissione d’esame, affinché, si legge ancora nella bozza del D.L., sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico corrente.
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