Migliaia di docenti perdenti posto già da settembre 2025

di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 25.3.2025.

Alunni in calo, senza nuovi parametri sulle classi andrà sempre peggio.
Rimane inalterato il numero minimo per formare le prime classi.
Gilda Venezia

Non si arresta la parabola discendente della denatalità che ha portato, dati Istat alla mano, ad appena 1,1 figlio in media a famiglia: da oltre un lustro anche la scuola ne risento. Presto, inevitabilmente, anche nel secondo ciclo, dove fino ad oggi l’onda lunga della riduzione sensibile del tasso demografico è stata più contenuta. Il prossimo anno scolastico conferma la tendenza: le prime stime ci dicono che da settembre 2025 saranno circa 134mila gli alunni in meno rispetto a quello attuale. Solo in Puglia, da settembre 2025 si passerà “dai 101.556 iscritti alle classi prime dell’anno scolastico 2024/25, in corso, ai 93.692 del prossimo anno scolastico 2025/26”, quindi in una sola regione si registrerà un calo di oltre 7mila iscrizioni.

Nulla di nuovo, purtroppo, con effetti inevitabili sull’organizzazione scolastica: basta dire che nell’ultimo decennio – scriveva nel maggio 2023 ‘Il Sole 24 Ore’ riprendendo dei dati di Tuttoscuola – si sono persi tra i 2.500 e i 3.000 istituti scolastici tra scuola dell’infanzia e primaria”, di cui il 55% appartenenti alle paritarie. E siamo solo all’inizio, perché “tra 10 anni dai 7,4 milioni di studenti del 2021 si scenderà a poco più di sei milioni, al ritmo di 110-120mila ragazzi in meno ogni anno”: ciò comporterà un ulteriore cancellazione di scuole, tanto che “nei prossimi cinque anni si può stimare che ne chiuderanno almeno altre 1.200, tra statali e paritarie”.

La vera novità, purtroppo non positiva, è che, lasciando inalterato il numero minimo per formare le prime classi (27 alle superiori), questo quadro a breve comporterà anche la sparizione di non pochi posti di lavoro: sinora, infatti, i governi che si sono succediti erano riusciti a mantenere inalterato l’organico del personale scolastico, con più insegnanti quindi a disposizione per tamponare “buchi” o assenze. Anche nel 2024 era andata così.

Dal prossimo anno scolastico, invece, con la Legge di Bilancio approvata a fine 2024, è stato deciso che si taglieranno ben 5.660 posti di insegnante, come confermato anche dal ministero dell’Istruzione alcuni giorni fa. E poteva anche andare peggio, perché nella lista dei tagli c’erano anche 2.174 posti Ata. Una “sforbiciata”, quest’ultima, poi però rimandata al 2026.

L’agenzia Ansa ha raccolto i pareri dei sindacati di categoria cercando di capire perchè si è arrivati a questo. “Il taglio riguarderà i posti comuni, ovvero quelli che servono per ridurre i numeri degli alunni per classe e potrebbe portare ad una soppressione delle classi, che graverebbe sulle scuole più piccole e decentrate, già oggetto di dimensionamento, causandone la chiusura definitiva”, fa notare la Gilda degli insegnanti.

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Migliaia di docenti perdenti posto già da settembre 2025 ultima modifica: 2025-03-25T06:33:17+01:00 da

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