dal blog di Gianfranco Scialpi, 7.9.2019
– Lorenzo Fioramonti, nuovo Ministro dell’istruzione. Ha iniziato a rilasciare interviste, minacciando anche le dimissioni. Scelta pericolosa, se non seguita dai fatti. Suggerisco una diversa impostazione.
Lorenzo Fioramonti, ha iniziato a parlare. Troppo.
Lorenzo Fioramonti è il nuovo Ministro dell’Istruzione. Subito dopo ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera ( 2 settembre 2019), appena nominato e quindi prima di giurare davanti al Presidente della Repubblica. Rappresenta un’anticipazione del suo programma.
Riportiamo qualche passaggio significativo.
Interessante la premessa, che prendiamo seriamente con l’impegno di ricordarla al Ministro: “Ci vogliono investimenti subito, nella legge di Bilancio: due miliardi per la scuola e uno almeno per l’università. Lo dico da ora: se non ci saranno, mi dimetto…
Metteremo subito mano al decreto salva-precari, che è pronto. Voglio correggere i punti che non andavano bene e riproporlo per stabilizzare al più presto gli insegnanti che lo meritano.”
Sull’autonomia differenziata conferma la diversa impostazione rispetto a quella leghista portata avanti da M. Bussetti.
“Non se ne parla. Un conto è se le singole Regioni decidono di offrire qualche benefit per attrarre professori da lontano, per esempio un contributo per l’affitto, ma la scuola è un bene nazionale. E l’autonomia c’è già.”
Un’altra intervista (La Repubblica) completa l’elenco dei temi che il Ministro intende affrontare.
“L’insicurezza di troppi edifici, la carta igienica portata da casa, il costo dei libri. E le classi pollaio. In Italia si arriva a trenta alunni in aula, in Germania mai oltre ventuno. Credo nella scuola italiana, i suoi studenti sono ancora molto capaci e i suoi docenti eroi civili. Tutti i giorni sono chiamati a occuparsi di un sistema di una complessità intimorente. A volte non hanno la struttura adatta, sicuramente sono sottopagati. Maestri e professori devono tornare a essere persone riverite”
Un convinto incoraggiamento e sostegno dal deputato Luigi Gallo
Uno dei problemi nel settore scuola era la diversa referenza politica tra il Miur e la Commissione Cultura della Camera. Quest’ultima proponeva e il Ministro Bussetti frenava o ignorava l’iniziativa. Le classi pollaio sono un esempio. Ora tutto cambia! Certo la ritrovata sintonia tra il Miur e la Commissione Cultura della Camera a presidenza grillina (Luigi Gallo) sicuramente gioverà al sistema scuola. Il post su Facebook del Presidente della Commissione certifica il ritrovato feeling.
“Abbiamo fiducia della sua visione, delle sue idee e delle soluzioni che metteremo in campo, coralmente, per affrontare le emergenze e i temi più importanti per la scuola, l’università e la ricerca. Da Presidente della Commissione Cultura alla Camera sono felice di poter collaborare con un Ministro all’Istruzione che, finalmente, convergerà sui temi e sulle battaglie storiche che il M5S ha sempre portato avanti.
Penso all’aumento degli stipendi del personale scolastico, l’abolizione delle classi pollaio, la lotta alla dispersione scolastica, la continuità didattica, l’istituzione di concorsi ordinari. Penso ancora al diritto di accesso all’università con l’estensione della No tax area per gli studenti che non hanno possibilità economiche di frequentarla e ad un nuovo reclutamento dei ricercatori che vada in contrasto con la precarietà.”
Un suggerimento al Ministro Fioramonti
Ora suggerisco al Ministro i seguenti passaggi:
1) illustrazione del programma per la scuola alle Camere;
2) rilascio d’interviste solo dopo aver prodotto fatti, cioè decisioni, provvedimenti.
In questo modo eviterà di cadere nel meccanismo postmoderno dell’annuncite, prodotto della comunicazione 2.0, che quasi sempre si limita a uno sterile “fiume di parole”(Jalisse), declinando il Nulla perché non è seguita da risultati.
Sicuramente l’annuncite risponde nell’immediato al bisogno narcisistico della persona interessata. In prospettiva però non paga. Soprattutto in politica e nei confronti della scuola. Sicuramente ne è a conoscenza, il sistema formativo sta attraversando un periodo di rigetto delle tante dichiarazioni rilasciate dal Ministro di turno: Mariastella Gelmini, Profumo, Carrozza, Giannini, Valeri e Bussetti.
Buon lavoro, Ministro.
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Ministro Fioramonti, stia attento all’annuncite! ultima modifica: 2019-09-08T04:25:38+02:00 da