Docente vittima di mobbing, risarcimento di quasi 11mila euro per danni all’immagine e alla salute.
Un Dirigente scolastico è stato condannato dal Tribunale di Nocera Inferiore al risarcimento dei danni per mobbing nei confronti di un docente di religione.
La sentenza n. 1814/2024 del 23 dicembre 2024 ha stabilito un risarcimento di 10.896 euro per danni all’immagine e alla salute, oltre all’annullamento di sanzioni disciplinari illegittimamente irrogate.
Il docente lamentava la mancata attivazione di attività alternative all’insegnamento della religione cattolica nell’a.s. 2018/2019, come previsto dalla legge. A fronte delle sue rimostranze, la Dirigente avrebbe reagito con una serie di condotte vessatorie, tra cui denigrazioni, ridicolizzazioni in sede di scrutini e collegio docenti, sanzioni disciplinari pretestuose, una denuncia per falso in atto pubblico (poi archiviata) e pressioni sul vescovo per il trasferimento del docente.
Il Tribunale ha ricostruito la normativa in materia, evidenziando come la Dirigente non avesse organizzato correttamente le attività alternative. I progetti avviati (“Italiano per tutti” e “Laboratori d’espressione”) erano tardivi e non si sovrapponevano all’orario di insegnamento di religione cattolica del docente, impedendo di fatto agli studenti non avvalentesi di esercitare il loro diritto. La Dirigente, inoltre, forniva informazioni incomplete e fuorvianti al docente, dichiarando l’esistenza di attività che non erano mai state attivate.
Il Tribunale ha annullato tre sanzioni disciplinari irrogate al docente. La prima, per omessa comunicazione di assenza, è stata ritenuta illegittima per eccesso di potere disciplinare e sproporzionata rispetto ai fatti. La seconda, per aver trasmesso note interne a enti esterni, è stata considerata infondata, in quanto non vi era stata alcuna diffusione di dati sensibili. La terza, per aver tenuto una lezione in co-docenza senza autorizzazione e per il “tono ironico” usato nella sua difesa, è stata annullata per violazione del principio di terzietà.
Tale mancanza, unita ad altre condotte persecutorie come la richiesta di trasferimento del docente e l’irrogazione di sanzioni disciplinari infondate e nulle per incompetenza, ha configurato il mobbing. Il Giudice ha sottolineato l’intento persecutorio della Dirigente, volto a liberarsi di un docente “molesto” per le sue legittime richieste di rispetto della normativa.
Il Tribunale ha condannato il Ministero e la Dirigente, in solido, al risarcimento di 10.896 euro per danni all’immagine e alla salute (5% di danno biologico per disturbo post-traumatico da stress). La condanna solidale è stata motivata dalla volontarietà delle azioni della Dirigente e dall’omissione di intervento del Ministero, pur a conoscenza dei fatti. Il Ministero, nella sua memoria difensiva, aveva espresso pieno sostegno all’operato della Dirigente, nonostante le evidenti violazioni normative.
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Mobbing, dirigente scolastica condannata ultima modifica: 2025-01-15T17:58:27+01:00 da