Mobilità 2016/2017, le fasi e le sottofasi

Lucio Ficara, La Tecnica della scuola 7.2.2016 

– Finalmente si è trovato un accordo sulla mobilità 2016/2017. Diversi docenti, ma purtroppo non tutti, hanno scongiurato l’eventualità di perdere la titolarità nella scuola ed assumerla per sempre in un ambito territoriale. Tra docenti contenti e altri molto arrabbiati, sono state definite le fasi della prossima mobilità.

La prima fase è stata chiamata fase A e al suo interno ci sono tre sotto fasi; la prima è quella riferita ai docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiedono trasferimento tra scuole dello stesso comune; la seconda si riferisce sempre ai docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiedono trasferimento tra scuole di comuni diversi della stessa provincia di titolarità, ma si riferisce anche ai docenti neoassunti in fase 0 e A (in coda a coloro che sono entrati in ruolo precedentemente al 2015) e i DOS che non intendono confermare la scuola in cui sono attualmente utilizzati; la terza è ultima sotto fase della fase A della mobilità è riferita ai passaggi di cattedra e di ruolo su scuola nell’ambito della provincia di attuale titolarità.

La seconda fase della mobilità è la fase B e anche in questa fase ci saranno tre sotto fasi; la prima si riferisce ai docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiedono trasferimento interprovinciali, per costoro sarà possibile chiedere tutte scuole del primo ambito secondo un libero e personale ordine di preferenza per ottenere la titolarità sulla scuola, se non soddisfatti potranno, se li avranno espressi, ottenere la titolarità in un ambito scelto successivamente al primo; la seconda sotto fase è riferita ai passaggi di cattedra e di ruolo interprovinciali, che saranno limitati. Nel limite al 25% dei posti disponibili e senza creare situazioni di esubero. Vale anche in questo caso la titolarità nella scuola del primo ambito secondo l’ordine di preferenza di tutte le scuole scelte oppure se non soddisfatti in una scuola del primo ambito, la titolarità in un ambito eventualmente scelto oltre il primo; la terza sotto fase è riferita ai trasferimenti provinciali su ambito dei docenti assunti nel 2015/2016 in fase B e C da concorso. Costoro non avranno titolarità in una scuola ma su uno degli ambiti della provincia dove si è stati assunti, se l’ambito è unico saranno titolari su quell’unico ambito.

Poi si passa alla fase C della mobilità che non ha nessuna sotto fase. Si tratta della fase di mobilità dei docenti neoassunti in fase B e C da Gae. Costoro saranno collocati, in base al loro punteggio e età anagrafica ( prevale il più anziano a parità di punteggio) sul primo posto disponibile degli ambiti nazionali, tra quelli scelti in ordine di preferenza.

Si chiude il tutto con la fase D, in cui parteciperanno i docenti neoassunti in fase 0 e A, e fase B e C da concorso, che oltre la fase provinciale della fase A di mobilità ( per i docenti neoassunti in fase 0 e A) e quella della fase B ( per i neoassunti nella fase B e C da concorso 2012), intendono partecipare anche a quella interprovinciale su ambito. In caso di accoglimento della fase D della mobilità su ambito, il docente decadrà dalla mobilità provinciale su scuola per i docenti della fase 0 e A e su ambito per i docenti della fase B e C da concorso.

Leggi il testo dell’ipotesi di contratto

Mobilità 2016/2017, le fasi e le sottofasi ultima modifica: 2016-02-11T05:32:50+01:00 da
Gilda Venezia

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