di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore, 16.12.2019
– Ancora poche ore e 48mila aspiranti docenti potranno tirare un sospiro di sollievo. Il Senato si prepara a dare l’ok al decreto che bandisce un concorso straordinario per 24mila posti a medie e superiori riservato ai precari con 3 anni di servizio, accanto a quello ordinario da altrettante cattedre, e che introduce una piccola rivoluzione per il mondo della scuola: l’obbligo per tutti i neo-assunti di restare per 5 anni nella stesso istituto, senza scappatoie. Una previsione – ed è un’altra novità – che non può essere derogata per via contrattuale e che punta espressamente a fermare (almeno per il futuro) le “porte girevoli” sempre attive nella scuola. Come quelle che solo quest’anno hanno visto transitare quasi 100mila prof tra cambi di sede e assegnazioni provvisorie. Più o meno il 15% dell’intera classe docente.
La girandola di cattedre a cui abbiamo assistito nell’anno scolastico 2019/20 è riassunta nel grafico qui accanto. In totale sono arrivate al ministero dell’Istruzione 129mila domande di mobilità, di cui 107mila territoriali (i trasferimenti veri e propri) e 22mila professionali (da ruolo a ruolo). Una su due è stata accolta e 64mila professori hanno cambiato cattedra: 49mila sono rimasti all’interno della stessa provincia mentre 15mila sono emigrati oltre i confini provinciali.
In realtà, il via vai di insegnanti registrato nei mesi scorsi è stato ancora più ampio perché al conto vanno aggiunte circa 34mila assegnazioni provvisorie (e cioè i passaggi temporanei dovuti a motivi di salute o a ricongiungimenti con figli o coniuge). Per un totale di 98mila prof “mobili”, vale a dire il 15% dell’intero corpo docente.
A complicare il quadro sono intervenuti anche altri fattori. Ad esempio le dimensioni raggiunte dagli spostamenti in alcune grandi regioni: dalle 9.351 mobilità effettive della Lombardia (1.482 fuori regione) alle 7.455 della Campania, dalle 6.017 del Lazio alle 4.280 dell’Emilia Romagna. Con buona pace della continuità didattica auspicata dalle famiglie e dagli studenti. Che in presenza di una situazione di disagio sarebbe ancora più importante tutelare. E invece sono quasi 10mila gli insegnanti di sostegno che nell’ultimo anno hanno cambiato sede di servizio. Più o meno il 6% dell’organico, inclusi i posti in deroga.
In un contesto del genere, ogni modifica destinata a garantire la continuità didattica appare degna di nota. Incluso l’articolo 1, commi 17-octies e 17-novies, del decreto scuola che è atteso in aula al Senato per la conversione in legge, dopo il voto di fiducia odierno sulla legge di bilancio e l’esame del Dl fiscale previsto per domani. La norma, che è stata introdotta durante il precedente giro parlamentare alla Camera, stabilisce, da un lato, che a partire dall’anno scolastico 2020/2021 tutti i docenti neo-assunti possono chiedere il trasferimento o l’assegnazione provvisoria solo dopo 5 anni trascorsi nella stessa scuola, anziché dopo 3 anni nella stessa provincia come è oggi.
Così facendo viene esteso alla scuola l’obbligo di permanenza quinquennale che vige in tutto il pubblico impiego per i vincitori di concorso. Di fatto, i circa 20mila prof che a settembre verranno immessi di ruolo non potranno cambiare sede fino all’anno scolastico 2025/26. Salvo poche e giustificate eccezioni legate ai benefici concessi dalla legge 104 del 1992 per i soggetti con disabilità. E senza alcuna scappatoia per via contrattuale: un’eventualità esplicitamente vietata dalle nuove disposizioni.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Neo-docenti mobili solo dopo 5 anni ultima modifica: 2019-12-16T06:10:25+01:00 daTutto Lavoro 24, 11.5.204. Ogni anno, per inerzia, migliaia di docenti – ma anche personale…
di Umberto Galimberti, I Sentieri della Filosofia, 11.5.2024. “Fino ai diciotto anni tutte le scuole,…
a cura di Erminio Fonzo, Geopop, 12.5.2024. A scuola formiamo la nostra personalità e impariamo…
dal blog di Gianfranco Scialpi, 11.5.2024. Valditara e la storia. Il Ministro intende ri-programmare la…
di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 11.5.2024. Si fa sempre più complicato il percorso…
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 11.5.2024. Tra qualche giorno sarà pubblicata l’Ordinanza Ministeriale…
Leave a Comment