Non si sa più scrivere a mano

Gilda Venezia

di Roberto Giardina, ItaliaOggi  16.6.2022.

È stato accertato da studi fatti in Germania dove il fenomeno è in forte peggioramento .
Le ragazze scrivono molto meglio dei loro colleghi

Gilda Venezia

I bambini tedeschi scrivevano male a mano, oggi dopo due anni di Covid scrivono ancora peggio. Presto, si teme, sapranno solo scrivere al computer, e pigiare sui tasti del telefonino, e al posto delle parole useranno le faccine, gli emoji, simili ai geroglifici degli egiziani. Non dovrebbe sorprendere.

In prima elementare, mi scusai con la maestra: ho una brutta calligrafia, ammisi. E lei mi corresse: calligrafia vuol dire già una bella scrittura, dovresti dire ho una brutta grafia. Bella calligrafia è una ripetizione. Una lezione ormai fuori del tempo, incomprensibile in una scuola di oggi.

Nemmeno un professore al liceo classico oserebbe dare una spiegazione che si rifaccia all’etimologia (kalós, bello in greco), e pretenda un’elegante scrittura a mano. E già tanto che gli studenti non facciano errori di ortografia.

Il primo quaderno era a righe molto spaziate per educare i piccoli a rispettare gli spazi, e si cominciava con le aste. Si scriveva a matita, la prima penna con pennino e inchiostro fu una conquista. La biro, ignoro ancora il perché, fu a lungo vietata. Io ancora oggi ho una pessima grafia, anzi dopo un paio di giorni non riesco a capire quel che ho scritto in fretta.

I miei articoli li scrivo al computer, ma lasciare la macchina da scrivere fu già un trauma, qualcosa andò perduto per sempre. Se scrivo un libro, un romanzo, alcune frasi continuo a scriverle a mano, con lentezza. Si avverte il suono e il peso di ogni parola, che al computer con un clic svanisce.

I professori tedeschi denunciano che si sta perdendo un Kulturgut, un bene culturale, se i giovani non sanno più usare la penna, sia pure una biro. A scuola si impara per la vita, una frase fatta e vera, ma da adulti al massimo si scriverà a mano la propria firma, e non sempre. Si può registrarla e poi usarla ogni volta in una lettera, in un documento inviato via e-mail. Allora a che serve la calligrafia? Scrivere a mano serve a ordinare il pensiero, e dare una struttura logica a quel che intendi esprimere. Sarà per questo che riesco a esprimermi anche al computer, grazie all’allenamento di anni scrivendo a mano.

Lo Schreibmotorik Institut a Heroldsberg in Baviera, su richiesta del sindacato insegnanti, ha controllato per la terza volta l’evoluzione della grafia a scuola, dopo il 2015, e il 2019. Su 841 docenti interrogati, i tre quarti hanno dichiarato che i loro allievi scrivono sempre più lentamente e in modo sempre meno comprensibile. Rispetto ai due controlli precedenti, il trend negativo è accelerato e, ancora una volta, le ragazze si rivelano migliori dei coetanei.

Il 30% si lamenta che i maschi sono peggiorati in modo grave. È un’altra conferma dei miei ricordi scolastici, noi bambini avevano grembiuli neri e le compagne bianchi, perché le bambine non si macchiano con l’inchiostro. Devo riconoscere che era vero, chissà come ci riuscivano.

Secondo i docenti, gli studenti si concentrano nella scrittura a mano non oltre i trenta minuti, poi si distraggono, e la loro grafia comincia a diventare poco decifrabile. Scrivere male a mano è un segno che diminuisce la comprensione e la concentrazione da parte degli allievi. Un risultato confermato da una altra ricerca della facoltà di Germanistica all’Università di Monaco: a causa del lockdown, la grafia dei giovani è peggiorata, ma il 35% scrive peggio anche al computer. Colpa anche dell’abuso dei test, basta rispondere «sì» o «no» con una crocetta, non si scrivono più temi e riassunti.

In diverse scuole, per imitare quanto avviene negli Stati Uniti, si rinuncia anche a insegnare a scrivere in corsivo, basta lo stampatello. Sempre in nome della chiarezza, ma secondo gli psicologici nel corsivo si esprime meglio la personalità di chi scrive.

Un altro studio compiuto negli Stati Uniti nel 2014 dimostra che quel che scrivi a mano rimane più a lungo nella memoria. Secondo la Süddeutsche Zeitung, potrebbe darsi che non sia importante come scrivi, ma quanto scrivi, a penna o al computer. A penna ricopi il brano di un testo per i tuoi appunti, e impieghi più tempo. Con il computer bastano due clic, copia e incolla.

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Non si sa più scrivere a mano ultima modifica: 2022-06-16T06:21:37+02:00 da
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