Norme antincendio nelle scuole. Gli studenti: no all’ennesima proroga

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di Valentina Santarpia, Il Corriere della sera, 10.2.2017

La Rete degli studenti medi contesta il rinvio alla fine dell’anno dell’obbligo per le scuole di adeguarsi alle norme antincendio. «L’impegno del governo deve essere quello di risolvere i problemi, non di rimandare la data di scadenza»

Circa sei scuole su dieci in Italia non sono adeguate alle normative antincendio, come denuncia Cittadinanzattiva: ma saranno considerate in regola ancora fino alla fine del 2017. L’ennesima proroga viene stabilita dal decreto Milleproroghe, approvato a fine dicembre, e confermata in commissione Affari istituzionali al Senato, nonostante i tentativi di modifica: a denunciarlo è la Rete degli studenti, che attacca: «Il tempo è già finito». Il decreto che scandiva le scadenze per adeguarsi alle norme di prevenzione e protezione dagli incendi risale infatti al maggio dell’anno scorso: con due anni di ritardo, il decreto stabiliva le scadenze entro le quali tutte le scuole non in regola con la normativa antincendio avrebbero dovuto provvedere a mettere in atto gli adempimenti prescritti dalla regola tecnica del 1992. Il decreto infatti doveva entrare in vigore dal 12 maggio 2014, come previsto dal decreto 104 del 2013. Ma anche quelle scadenze, fissate al 26 agosto e al 26 novembre, non sono più valide, rimandate ancora dall’ennesima proroga.

 Da adeguare anche gli impianti di riscaldamento

«Rimaniamo sconcertati dalla discussione in atto in Parlamento – dice il coordinatore della Rete degli studenti Giammarco Manfreda – abbiamo visto quest’anno quali sono state le conseguenze di una continua proroga di una questione urgente come la sicurezza nelle scuole per studenti e lavoratori. Non siamo disposti ad accettare questo atteggiamento dalla politica, crediamo che l’impegno del Governo debba essere di risolvere il problema, non di rimandare la data di scadenza».Tra l’altro, nella normativa rientrava anche l’adeguamento degli impianti di riscaldamento: gravissimo, se si pensa che «all’entrata dalle vacanze di Natale i tanti studenti rimasti fuori dalle classi e scesi in piazza hanno evidenziato come il problema delle scuole fredde sia gravissimo per garantire dei luoghi adatti all’istruzione e all’apprendimento», rilevano gli studenti.

Le norme a cui adeguarsi

Ma cosa prevede la normativa? Che le scuole si dotino di un numero sufficiente di estintori importanti- e quanto siano importanti l’ha dimostrato l’incendio della scorsa settimana in un istituto di Milano – la messa a norma degli impianti elettrici, dotati di interruttore generale con comando di sgancio a distanza. Obbligatori anche il possesso di un sistema di allarme da attivare in caso di pericolo. Completano il primo ciclo di adeguamento: l’installazione della segnaletica di sicurezza, la predisposizione del registro dei controlli periodici e del piano di emergenza e l’applicazione di accorgimenti per l’esercizio in sicurezza dell’attività. Tra i requisiti da soddisfare c’è la resistenza al fuoco delle strutture che separano le attività scolastiche da altri locali a destinazione diversa. Da attuare anche tutte le prescrizioni che riguardano la reazione al fuoco, l’evacuazione in caso di emergenza, e dunque l’adeguamento del sistema di vie d’uscita, compresa la predisposizione di scale esterne, a prova di fumo o a prova di fumo interne, dove previste. Da osservare anche gli obblighi per le zone a maggior rischio, come gli spazi per le esercitazioni, i depositi e le autorimesse. Dovranno risultare sicuri anche gli impianti di riscaldamento. Obbligatorio, inoltre, dotarsi di impianto elettrico di sicurezza, della rete di idranti e infine di impianti di rivelazione e estinzione ad attivazione automatica, se previsti.Infine, dovranno possedere scale idonee per morfologia, tipologia, dimensioni e resistenza al fuoco, e adottare le misure di sicurezza per gli impianti di condizionamento e di ventilazione. Tutti interventi che necessitano di fondi, che intanto sono stati stanziati per interventi di piccola manutenzione: «Scuole belle, ma non sicure», come sottolinea Cittadinanzattiva.

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Norme antincendio nelle scuole. Gli studenti: no all’ennesima proroga ultima modifica: 2017-02-11T05:13:56+01:00 da
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