di Teresa Maddonni, Money.it, 29.9.2023.
Tutto sui nuovi corsi abilitanti per i docenti ai fini dell’accesso al concorso per ottenere il ruolo: ecco quanto costano, dove seguirli e le scadenze previste dal Dpcm in Gazzetta ufficiale.
Il Dpcm del 4 agosto 2023 in Gazzetta ufficiale istituisce i nuovi corsi abilitanti per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado finalizzati all’accesso ai prossimi concorsi scuola annuali, secondo il piano di riforme per l’attuazione del Pnrr.
Il Dpcm “Definizione del percorso universitario e accademico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai fini del rispetto degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, pubblicato in via definitiva lo scorso 25 settembre, delinea pertanto quali sono gli enti che possono erogare i corsi abilitanti per gli insegnanti, i tempi per l’acquisizione dei crediti formativi universitari per ottenere l’abilitazione accedendo alla prova finale che permette poi di partecipare ai concorsi scuola, e il costo massimo, quindi la somma a carico degli insegnanti.
I nuovi percorsi per gli insegnanti per ottenere l’abilitazione sul posto comune richiamano un po’ il Tfa per la specializzazione sul sostegno.
Vediamo allora, in attesa del bando del prossimo concorso scuola 2023 della fase transitoria, dove sarà possibile seguire i corsi abilitanti per docenti, quali sono i costi e le tempistiche previste dal Dpcm.
I nuovi corsi abilitanti per i docenti sono aperti a insegnanti con esperienza, ma anche ai neolaureati che potranno così, dopo la fase transitoria, accedere ai concorsi scuola per entrare nel mondo dell’insegnamento. Il nuovo percorso di reclutamento è così articolato:
Come stabilito dal Dpcm possono erogare i corsi di formazione iniziale i Centri multidisciplinari individuati da Università e Istituzioni Afam, anche in forma aggregata, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’indicazione dell’istituzione capofila. Dovrà essere il ministero dell’Università e della ricerca, previa parere dell’Anvur, a valutare i percorsi formativi e provvedere al loro stesso accreditamento iniziale e periodico.
Come si legge nel Dpcm, sono requisiti dei percorsi di formazione iniziale:
Possono partecipare ai corsi abilitanti docenti non solo coloro che abbiano il titolo di laurea magistrale o equivalente per l’accesso a una determinata classe di concorso nella secondaria di primo e secondo grado, ma anche coloro che risultano iscritti ai corsi di laurea magistrale e che abbiano acquisito almeno 180 Cfu.
Una quota di posti è riservata:
Il Dpcm ha tuttavia predisposto una fase transitoria per la quale possono partecipare ai prossimi concorsi scuola, uno dei quali è atteso per l’autunno, i docenti in possesso di:
Per gli insegnanti tecnico pratici (Itp), il titolo di studio valido è il diploma, almeno fino al 31 dicembre 2024.
Il 2024 rappresenta per alcuni aspiranti la fase transitoria prima dell’introduzione del nuovo sistema di reclutamento e quindi sono ancora validi requisiti meno stringenti per l’accesso ai concorsi scuola, salvo poi l’integrazione successiva dei crediti da dover effettuare. Il Dpcm stabilisce le tempistiche, almeno per il 2024, per la conclusione dei percorsi abilitanti per i docenti. Nel dettaglio:
Ma come si strutturano più nel dettaglio i corsi abilitanti per i docenti? Il Dpcm fornisce indicazione per i prossimi due anni accademici: il 2023/2024 e il 2024/2025. Fatta esclusione per tirocinio e laboratorio, i corsi abilitanti potranno essere seguiti per il 50 per cento in modalità telematica sincrona. I docenti dovranno acquisire almeno:
Al termine del corso abilitante è prevista una prova scritta ovvero, come si legge nel Dpcm, “una sintetica analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio svolto nel percorso di formazione iniziale.”
La prova deve “accertare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare, con particolare riferimento alle attività di laboratorio nonché all’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche.”
È prevista anche una lezione simulata di 45 minuti su un tema proposto dalla commissione 48 ore prima e, si legge sempre nel testo, “è progettata anche mediante tecnologie digitali multimediali, è sviluppata con didattica innovativa ed è accompagnata dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.”
Veniamo al tasto dolente, quello che riguarda i costi dei nuovi corsi abilitanti legati al Pnrr. Già perché non si tratterà di semplici tasse universitarie, ma al pari di un qualsiasi master, come accade per il Tfa sostegno, i nuovi percorsi abilitanti accademici hanno un costo ed è lo stesso Dpcm a fissarlo. Nel dettaglio l’iscrizione ai percorsi abilitanti docenti costano al massimo:
Anche la prova finale, tuttavia, ha un costo. Mentre per accedere al Tfa sostegno occorre pagare una tassa di iscrizione alle selezioni che va dai 100 ai 200 euro, oltre ovviamente al costo del corso che supera anche i 3.000 euro, nel caso dei nuovi percorsi abilitanti 150 euro vanno pagati alla fine. Si tratta, infatti, della tassa per accedere alla prova finale. Per ulteriori dettagli rimandiamo al testo completo del Dpcm in Gazzetta ufficiale che alleghiamo di seguito.
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