Nuovo incontro con i sindacati: ecco l’agenda del ministro

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 Tuttoscuola, 21.12.2016

– Adesso viene il bello. Fissato per giovedì 22 dicembre un nuovo incontro della ministra Fedeli con i sindacati. Gioca in casa la nuova inquilina di Viale Trastevere, l’appuntamento sarà proprio al Miur. Il clima fra lei e i sindacati sembra disteso, almeno dopo il loro incontro di lunedì 19 dicembre. Già nei giorni scorsi Tuttoscuola ha parlato degli temi caldi in agenda della ministra dell’Istruzione. Ricapitoliamoli prima dell’incontro con i sindacati fissato per domani alle 12.

Rivedere la Buona Scuola
Era inevitabile, i sindacati glielo hanno già chiesto. La Gilda degli insegnanti è arrivata persino ad auspicarne l’abolizione. Tanto più per il fatto che, da soli, i sindacati non hanno alcun potere di disapplicazione per via contrattuale. L’unica cosa che possono fare è quindi tentare di convincere la ministra a presentare proposte di legge per correggere la Legge 107/15. 

Il nodo della chiamata diretta
Non solo tutta la Buona Scuola. La Gilda ha chiesto di cancellare anche la chiamata diretta. E questo è senza ombra di dubbio il primo vero nodo da sciogliere per la Fedeli.  Se la ministra dovesse condividere la richiesta sindacale di modifica della chiamata diretta, quale spazio di manovra avrebbe? Potrebbe solamente cercare di anticipare i tempi di applicazione della norma, rendere più trasparenti le procedure, semplificare le modalità di presentazione dei curricula, aiutare i dirigenti scolastici nelle scelte, congelare le situazioni in corso. Ma la modifica della legge sfugge alle sue competenze dirette.

La titolarità dei docenti sugli ambiti territoriali
Se resta la chiamata diretta, ovviamente restano pure gli ambiti territoriali. Quello che interessa davvero ai sindacati è la titolarità degli insegnanti: vogliono che sia consentito ancora una volta il trasferimento su cattedra. Se la ministra non dovesse opporsi a questa richiesta, la titolarità di ambito prevista dalla Legge 107 per il momento segnerà il passo e quasi tutto rimarrà come prima.

>> Vuoi capire meglio cosa sono gli ambiti territoriali? Leggi la scheda d’approfondimento

Il ruolo regionale degli insegnanti
I sindacati avevano criticato fin dall’inizio la titolarità di ambito e i ruoli regionali, in quanto la prima accezione (titolarità di ambito), madre della chiamata diretta, è destinata a togliere, prima o poi, la titolarità di cattedra dei docenti, e la seconda (i ruoli regionali) mette a rischio quei docenti che per contrazione di cattedra vanno in soprannumero e che possono, quindi, essere trasferiti d’ufficio in ambiti regionali molto distanti dalla propria residenza o dalla scuola in cui prestano servizio. Spetta alla Fedeli portare a termine la trattativa sulla mobilità.

Le deleghe
Il loro destino è in mano alla ministra che può deciderne vita e morte. Infatti, come ormai è noto, le deleghe previste dalla legge 107/15 sono a rischio di decadenza, perché il termine ultimo fissato dalla legge per la loro approvazione è per metà gennaio 2017. La prima cosa che la Fedeli dovrebbe fare è prendere tempo.

Il bonus per i docenti meritevoli
Non piace ai sindacati. Gilda ha chiesto il trasferimento alla contrattazione delle risorse del bonus per il merito. La meritocrazia, sdoganata dalla Buona Scuola, ritornerebbe, quindi, in soffitta?

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Nuovo incontro con i sindacati: ecco l’agenda del ministro ultima modifica: 2016-12-21T11:26:59+01:00 da
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