Ocse: in Italia si vive 30 mesi di più, ok su stretta pensioni e in cattedra fino a 68 anni

Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola  5.8.2016

– In Italia si vive più a lungo che in quasi tutti i Paesi Ocse: per questo siamo i quarti per spesa in protezione sociale pubblica, pari al 29% del Pil, contro una media Ocse del 22%.

La riforma della previdenza e la “stretta” sulle pensioni erano inevitabili. A dirlo, il 5 ottobre, è stato l’Ocse nel suo rapporto ‘Uno sguardo sulla società 2016- Riflettore sui giovani’, che ogni anno analizza il benessere sociale e i suoi trend nei 34 Paesi industrializzati.

L’invecchiamento della popolazione provoca, in particolare, una pressione al rialzo dei costi previdenziali che rappresenta il 16% del Pil, la quota più alta fra Paesi ricchi. E tuttavia – puntualizza l’istituzione guidata dal messicano José Angel Gurria – “l’Italia sta migliorando la sostenibilità finanziaria del suo sistema pensionistico grazie a riforme strutturali di lungo periodo”.

Del resto, abbiamo la quarta più alta aspettativa di vita dopo Giappone, Spagna e Svizzera, pari a 83,2 anni, 2,6 anni in più rispetto alla media.

Anche se la popolazione invecchia drammaticamente in fretta con 38 anziani (65 anni di età e oltre) per 100 persone di età compresa fra i 20 e i 64 anni (dati 2015). Tale livello è due volte più elevato che nel 1970 (19%) ma solo la metà di quello stimato per il 2060 (74%).

Come dire: siccome vivete troppo, allora è inevitabile che un docente stia ancora dietro la cattedra sino a 67 anni suonati.

Per quanto riguarda, invece, il tasso di fertilità, l’Ocse non sembra prospettare un’inversione di tendenza, con appena 1,4 bambini per donna, contro l’1,7 dell’area Ocse. Decisamente più confortante il basso livello di suicidi, 6 ogni 100.000 persone, la metà rispetto alla media Ocse.

Come giudicare questi dati? Partiamo dall’ultimo: in Italia si vivrà pure male, però c’è chi sta peggio, almeno a leggere i dati sui suicidi.

Per quanto riguarda, invece, la previdenza, con pensionamenti sempre più ritardati, oltre che gli assegni ridotti, nemmeno di poco, c’è poco da essere felici: sembra che il grado di sopravvivenza maggiore rispetto agli altri Paesi, sia quasi una “colpa” da espiare. E non un punto a favore da valorizzare.

.

Ocse: in Italia si vive 30 mesi di più, ok su stretta pensioni e in cattedra fino a 68 anni ultima modifica: 2016-10-05T20:30:39+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

Concorso docenti 2024, un altro centinaio di rinunce di commissari rallenta lo svolgimento

Tuttoscuola, 14.5.2024. Sembra inarrestabile la fuga dalle commissioni esaminatrici dell’attuale concorso docenti 2024, probabilmente a…

22 ore fa

UAT di Venezia – Pubblicazione Organico di Diritto a.s. 2024-2025

USR  per il Veneto, Ufficio I, A.T. di Venezia,  15.5.2024.   Anno scolastico 2024 –…

22 ore fa

L’importanza dei diplomati negli istituti tecnici e professionali per l’economia italiana

Informazione scuola, 14.5.2024. Gli studenti diplomati negli istituti tecnici e professionali rappresentano una risorsa per…

23 ore fa

Spesi 3 miliardi su 20: il Pnrr scuola arranca. “Rischia di essere un’occasione persa”

di Ilaria Venturi, la Repubblica, 14.5.2024. La fotografia delle fondazioni Agnelli e Astrid. I ritardi e…

23 ore fa

Docenti neoassunti, chiarimenti sulle ore di formazione PNRR

di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Ore di formazione PNRR: se non…

23 ore fa

Inclusione scolastica, normativa e giurisprudenza

di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Se è facile parlare di inclusione…

23 ore fa