Insegnanti

Patrizio Bianchi, la distanza tra le parole e i fatti

dal blog di Gianfranco Scialpi, 5.5.2022.

Patrizio Bianchi, tante sono le dichiarazioni e le parole sulla scuola. Gli insegnanti però oservano i fatti. E purtroppo notano la grande distanza che esiste

Patrizio Bianchi, l’ultima delle tante dichiarazioni

Patrizio Bianchi. Rilascia molte interviste e dichiarazioni. Tutte improntate per un amore per la scuola. Riprendo l’ultima: “Bisogna avere ancora più attenzione alla scuola. Come già stiamo facendo tutte le risorse che ci sono per la scuola devono rimanere sulla scuola. Bisogna ridurre il numero delle classi e aumentarne la qualità. La scuola non deve essere solo scuola di apprendimento ma anche avere capacità di costruzione di una comunità.Noi abbiamo sempre avuto la sicurezza che la scuola c’è. La scuola è il battito della comunità. Una società che vive il benessere deve percepire il battito della comunità, dei ritmi collettivi che permettono di pulsare insieme e questa pulsazione parte dalla scuola”

Quante parole!

La dichiarazione rappresenta un perfetto esempio di comunicazione post-moderna, dove spesso le parole hanno il solo scopo di rappresentare ai non addetti ai lavori una realtà che non esiste.  Parole che non diventano carne, che non corrispondono al vero. Parole leggere perché non supportate dalla pesantezza positiva della realtà. Molti definiscono questa comunicazione con la grammatica dell’annuncite. Forse riescono a convincere il grande pubblico, molto meno gli operatori della scuola che ogni giorno vivono l’aula o comunque ne respirano indirettamente il clima. Nel web   aumenta la sensazione che l’operato di L. Azzolina sia stato superiore a quello di P. Bianchi. Per chi ha seguito con attenzione e senza pregiudizi il lavoro e le decisioni  della pentastellata sicuramente ha colto nel segno. Ne complesso L. Azzolina è riuscita a gestire bene il momento peggiore della pandemia e anche quello seguente. Purtroppo ha pagato pesantemente l’accostamento con i bamchi a rotelle, che ricordo sono stati richiesti dai Dirigenti scolastici.
Preoccupa il silenzio su P. Bianchi che decide di ridurre le spese per l’istruzione fino al 2035, che attende la diminuzione di 1.400.000 per ridurre le classi pollaio (attenzione non gli alunni per classe), che tarda ad inviare l’Atto di indirizzo e a emanare le linee guida per la ventilazione meccanica. Questi fatti risultano incoerenti e distanti rispetto alle tante dichiarazioni del Ministro Bianchi che presentano scenari spesso inesistenti.
Il silenzio però sul Ministro Bianchi può avere una spiegazione: le sue azioni sono coerenti con un’idea di scuola che è stata prevalente prima della pandemia. In altri termini, la scuola è tornata ad  essere una voce sulla quale investire poco, risparmiare (spesa istruzione) e dilazionare le decisioni nel tempo (classi pollaio e sistemi di ventilazione).

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Patrizio Bianchi, la distanza tra le parole e i fatti ultima modifica: 2022-05-05T20:55:37+02:00 da
Gilda Venezia

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