di Fabrizio Reberschegg, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 13.1.2023.
Si tolgano quindi i PCTO obbligatori almeno nei licei, si riformi seriamente la normativa sui percorsi di alternanza nei tecnici e professionali con adeguate garanzie sulle responsabilità di dirigenti e docenti e sulla sicurezza degli studenti nei luoghi di lavoro .
La morte di Giuliano De Seta, il ragazzo morto il 16 settembre 2022 per un incidente sul lavoro durante una esperienza PCTO organizzata dall’ITIS Da Vinci di Portogruaro, per lo Stato Italiano non merita rispetto.
L’INAIL non riconosce alcun risarcimento per la tragica morte di Giuliano perché, applicando la stupida normativa dei PCTO e del riconoscimento del danno da parte di INAIL valida anche per i dipendenti regolari, non è previsto diritto a una rendita per la morte di Giuliano.
Il motivo? Il reddito familiare non supera la soglia minima di legge, calcolata in base alla composizione del nucleo familiare.
Per l’INAIL c’è diritto al riconoscimento della rendita a causa del decesso per causa di lavoro solo se non si posseggono redditi non superiori a €. 8,469,63 lordi annui in caso di non coniugati e non superiori a € 14.447,42 se cumulabili con il coniuge.
Giuliano non era capofamiglia e il reddito della sua famiglia era superiore ai limiti (assolutamente ridicoli) previsti dalla legge. Per ottenere il risarcimento per la morte del figlio la famiglia dovrà aspettare il responso processuale nella causa che coinvolge la Bc Service di Noventa di Piave, dove è avvenuto l’incidente, la dirigente del Da Vinci, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della ditta e il povero docente tutor per il PCTO.
Tralasciando la facile polemica sulla incredibile normativa dell’INAIL e del Ministero del Lavoro, è evidente che tutto il sistema PCTO, ex alternanza scuola-lavoro, è fallimentare. Inventato dal governo Renzi nella logica della subalternità della scuola al lavoro e per favorire gli interessi delle associazioni imprenditoriali, è stato ridimensionato dal governo Conte 1 senza riformarne le caratteristiche fondanti.
Si tratta di lavoro non pagato, a volte poco coerente con le finalità della scuola, che toglie ore di studio curricolare agli studenti prospettando loro come “normale” l’accettazione di un sistema di lavoro precario e non riconosciuto a livello salariale e con diritti .
Il Ministro Valditara, dopo la lettera di INAIL ai genitori di Giuliano, ha prospettato insieme alla collega Calderone (Ministero del Lavoro) una revisione delle norme del PCTO finalizzate ad evitare che si reiterino situazioni analoghe.
Vedremo cosa partorirà il governo Meloni anche se sarà praticamente impossibile togliere i PCTO dalle scuole. Troppi sono gli interessi coinvolti.
Ricordiamo che la Gilda di Venezia ha da sempre sostenuto che fosse stupido obbligare le istituzioni scolastiche a organizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro con particolare riferimento ai licei. Nel caso degli Istituti Tecnici e Professionali da sempre sono stati organizzati dalle scuole periodi di tirocinio nelle aziende anche in periodi extrascolastici per consentire agli studenti che lo desideravano poter concretizzare le loro competenze in esperienze lavorative.
La riforma Renzi della Buona Scuola ha invece costruito un sistema complesso e obbligatorio con la creazione di una macchinosa organizzazione che ha coinvolto obtorto collo dirigenti e docenti obbligati a inventarsi competenze e conoscenze e accollandosi responsabilità impreviste e non volute. Il tutto a discapito della didattica e con riconoscimenti accessori e stipendiali ridicoli e offensivi.
Si tolgano quindi i PCTO obbligatori almeno nei licei, si riformi seriamente la normativa sui percorsi di alternanza nei tecnici e professionali dando adeguate garanzie a dirigenti e docenti in merito alle loro responsabilità e agli studenti di essere trattati come lavoratori veri e non come “forza lavoro” da sfruttare senza alcuna ricaduta sulla didattica.
Se serve l’inserimento nel mondo del lavoro da parte dei ragazzi lo si faccia in estate, senza togliere loro le ore di lezione, con un minimo di riconoscimento stipendiale e con la massima sicurezza personale.
E riconoscendo che il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro purtroppo è una delle emergenze del nostro paese.
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PCTO: una vergogna italiana ultima modifica: 2023-01-13T05:12:40+01:00 da
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