di Lorenzo Torrisi
16.8.2020.Nella scuola c’è il rischio che insegnanti e altri lavoratori dimentichino battaglie importanti come quelle relative alla riforma delle pensioni.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI LODOLO D’ORIA
In un articolo pubblicato su orizzontescuola.it, Vittorio Lodolo D’Oria sottolinea i rischi che potrebbero esserci nel mondo della scuola se si creasse una contrapposizione, a seguito dell’obbligo del green pass per i docenti, tra i docenti stessi. Se infatti nascessero due schieramenti (insegnanti favorevoli e contrari al vaccino) “un simile conflitto non porterebbe che a un indebolimento della categoria già provata da mille tensioni e dai ben noti stereotipi sulla classe docente”, facendo “scivolare in secondo piano il riconoscimento ufficiale delle malattie professionali degli insegnanti”. Il tutto avrebbe anche implicazioni in termini di richieste di riforma pensioni della categoria.
I RISCHI DELLA CATEGORIA
“Dal 1992 a oggi si sono succedute quattro riforme professionali che non hanno tenuto conto delle malattie professionali e dell’usura psicofisica. Ci si è ritrovati così a passare da un eccesso (baby-pensioni) a un altro (requisito di 67 anni della Legge Monti-Fornero)”, evidenzia infatti Lodolo D’Oria, secondo cui “si deve disinnescare il rischio che gli insegnanti sciupino tra loro energie che devono invece investire nelle battaglie che contano per la categoria”. E in una lettera pubblicata su tecnicadellascuola.it, Eugenio Tipaldi ricorda che si parla di assegnare i docenti non vaccinati ai lavori di segreteria. Dal suo punto di vista, ciò “significa sottovalutare (e non a caso sottopagare) il ruolo della segreteria scolastica oggi. Una volta erano gli ex provveditorati che facevano tutto. Ma adesso, con l’autonomia scolastica, tutto ricade sulle scuole”, comprese “le pensioni, le ricostruzioni di carriera, i pagamenti dei supplenti, le graduatorie dei docenti ed ATA e così via”.
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Pensioni – I rischi per il mondo della scuola ultima modifica: 2021-08-16T06:31:25+02:00 da