Categorie: SicurezzaStampa

Pericolanti, inaccessibili ai disabili e a rischio terremoto. Le scuole italiane bocciate dal rapporto di Cittadinanzattiva

la Repubblica, 21.9.2016 

– Il 15% degli edifici ha lesioni strutturali e solo l’8% è stato progettato secondo le norme antisismiche. Due terzi non hanno l’agibilità statica. La metà è priva di palestra e un quarto della mensa. Il 16% delle aule sono off limits per gli studenti disabili

ROMA – Scuole fatiscenti e poco accessibili ai disabili. L’associazione Cittadinanzattivaha presentato il XIV Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola. In Italia il 15% degli istituti presenta lesioni strutturali. Tra quelle che hanno richiesto aiuto agli enti locali per intervenire, il 29% ha ricevuto risposta negativa. Due terzi degli istituti non possiedono la certificazione di agibilità statica, la metà non ha una palestra e il 23% è senza mensa. Negli ultimi 3 anni si sono verificati 112 crolli negli edifici scolastici, per un totale di 18 persone ferite. La fotografia di Cittadinanzattiva ha preso in esame 150 scuole in 10 regioni (Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna).

La vetustà della struttura non è l’unico problema. Gli studenti disabili non riescono ad accedere al 35% delle biblioteche, 28% dei bagni, 27% delle aule computer, 24% dei laboratori, 17% delle palestre, 16% delle aule,  14% delle mense e 9% dei cortili. In quasi una scuola su due mancano posti auto riservati nel cortile o nel parcheggio interno. Nel 30% dei casi il percorso per raggiungere l’ingresso non è facilmente praticabile da chi non può camminare e solo il 23% degli edifici su più piani dispone di un ascensore. Anche quando è presente, l’ascensore non funziona in una scuola su quattro.

Il crollo della scuola di Amatrice ha concentrato l’attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici nelle zone a rischio terremoti. In Italia quasi un istituto su tre si trova in zone ad elevata pericolosità, ma solo l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica. “Il 54% degli edifici scolastici italiani – spiega l’associazione – è situato in zone a rischio sismico; il 30% (13.742 istituti) nelle zone a rischio 1 e 2, il più elevato. Tra gli istituti costruiti nelle aree a rischio solo 3.745, l’8%, sono progettati secondo normativa antisismica e, in generale, solo il 3% ha il certificato di conformità, solo il 4% ha la relazione geotecnica e solo il 9% ha la verifica sismica”.

I casi di genitori costretti a comprare la carta igienica trovano conferma nei risultati del rapporto. Nel 50% dei bagni manca il sapone, nel 60% gli asciugamani, nel 37% la carta igienica. Inoltre, il 13% dei bagni presenta sanitari danneggiati o non funzionanti.

.

Pericolanti, inaccessibili ai disabili e a rischio terremoto. Le scuole italiane bocciate dal rapporto di Cittadinanzattiva ultima modifica: 2016-09-21T15:21:17+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

La nota di chiarimento sulla valutazione degli insegnanti neoassunti

14.5.2024. Dalla normativa emergono tre possibili casistiche con valutazioni differenti in base al percorso di…

9 ore fa

GPS, il 15 maggio il confronto con il Ministero

di Roberto Bosio, InfoDocenti.it, 13.5.2024. Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l’apertura di un confronto politico…

10 ore fa

Adempimenti fine anno scolastico, registro di classe e programmi svolti

La Tecnica della scuola, 13.5.2024. I programmi svolti devono essere firmati dagli studenti? Con l’avvicinarsi…

13 ore fa

TFA sostegno VIII ciclo, utile nella mobilità annuale

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. TFA sostegno VIII ciclo, chi sta per…

13 ore fa

Visite specialistiche fuori Regione, andrebbe ricompreso il giorno di viaggio

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. Il parere di due esperti smonta quello…

13 ore fa

Esami di Stato nel Veneto, l’elenco dei Presidenti

dall'USR per il Veneto,  aggiornato il 13.5.2024. Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio…

1 giorno fa