Precari, che senso ha cacciare chi ha fatto 36 mesi di supplenze?

Tecnica_logo15BAlessandro Giuliani,  La Tecnica della scuola  30.9.2016

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– Che senso ha cacciare dalla scuola chi ha fatto 36 mesi di supplenze? A chiederlo alle istituzioni è Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione Lega Nord.

“Dopo Toscana e Marche, anche la Lombardia ha approvato il documento della Lega Nord sul rischio esodati della scuola: decine di migliaia di insegnanti precari la cui esperienza potrebbe andare dispersa in seguito alla legge sulla Buona scuola”, annuncia l’ex senatore.

Pittoni comunica anche di aver redatto gli atti che la Lega sta proponendo a tutti i livelli istituzionali «per ottenere risposte sul rischio esodati in seguito al comma 131 della legge 107/2015, per cui “a decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato… non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”.

“Che senso ha – dice Pittoni – buttare l’esperienza in molti casi più che decennale di decine di migliaia di docenti precari di seconda e terza fascia d’istituto, condannando alla disoccupazione persone preparate, magari con la responsabilità di una famiglia?”.

Secondo il leghista, “il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, pur da noi più volte sollecitata, continua a ignorare la questione. Da qui – conclude Pittoni – la decisione di elaborare una serie di documenti da presentare in Parlamento”, nelle giunte regionali e presso gli enti che hanno responsabilità e competenza sull’istruzione dei nostri giovani.

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Precari, che senso ha cacciare chi ha fatto 36 mesi di supplenze? ultima modifica: 2016-09-30T18:13:41+02:00 da
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