– Con il prossimo concorso per dirigenti scolastici si ripresenterà il solito problema dei compensi previsti per presidenti e commissari.
Le norme relative ai compensi riguardano tutti i pubblici concorsi e risalgono al 2012; di fatto la tabella è contenuta in un decreto interministeriale del 12 marzo di quell’anno.
Lo scorso anno, in occasione del concorso per il reclutamento dei docenti, i compensi vennero raddoppiati, a seguito della approvazione del decreto legge 42 del 29 marzo 2016.
La revisione dei compensi si era resa necessaria anche perchè in molte regioni si erano avute defezioni a catena che stavano mettendo a rischio lo stesso svolgimento del concorso.
La tabella del 2012, infatti, prevede un compenso di 250 euro circa per i presidenti e 200 circa per i componenti delle commissioni, con una integrazione di 0,50 euro per ogni candidato partecipante. In ogni caso il decreto del 2012 prevedeva che il presidente non potesse superare i 2.500 euro (il limite per i commissari era di 2.050).
Il decreto legge 42 del 2016 ha poi raddoppiato tutte le cifre, ma il provvedimento vale solo per i concorsi per il reclutamento del personale docente.
Per il concorso a posti di dirigente continua invece a valere la vecchia tabella del 2012.
La situazione è quindi paradossale: i componenti delle commissioni del concorso per ds avranno compensi dimezzati rispetto ai membri di commissioni di concorsi per docenti.
Finora nessuno ha messo in evidenza questa stortura, ma certamente già nei prossimi giorni il tema verrà a galla e potrebbe quindi nascere qualche problema per la formazione delle commissioni di concorso.
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