Professione docente: on line il numero di novembre 2018

Professione Docente, Numero 5, anno XXVIII, novembre 2018

Anche in questo numero, oltre ai temi della scuola e dei docenti, un allegato monotematico legato alla storia della Gilda: il suo trentennale dalla nascita come Associazione professionale.Anche in questo numero, i lettori troveranno un allegato monotematico. Dopo l’ alternanza scuola-lavoro, questa volta tocca ad un tema “sensibile”- nel senso letterale che tocca le corde della sensibilità- legato alla storia della Gilda: il suo trentennale dalla nascita come Associazione professionale. Trent’ anni sono molti, soprattutto per un’ esperienza nuova nel panorama sindacale a cui in molti avevano profetizzato vita breve. Lungi da noi l’ idea di una celebrazione, spesso mortifera, abbiamo pensato , invece, noi della redazione di Professione docente, di ripresentare ai lettori i punti salienti di quella visione della scuola che fu alla base della nascita della Gilda. Ci siamo chiesti se quei valori e quei principi reggano ancora nel mondo così mutato, se siano anacronistici o se siano ancora da confermare e da difendere. I principi sono quelle elencati nella presentazione dell’ allegato da Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti : contratto specifico per i docenti contro la impiegatizzazione; formazione e reclutamento di qualità dei docenti; l’ insegnante trasmette contenuti e non “competenze”; tutela della libertà d’ insegnamento, sancita dalla Costituzione, perché la scuola ha una funzione istituzionale.

Secondo le nostre analisi, tutti questi principi sono ancora validi e sarebbero da difendere strenuamente da tutti i docenti. Su questo, apriamo un confronto e attendiamo i pareri dei lettori.
Nelle sedi della gilda è disponibile un volumetto ricco di materiale testuale e iconografico su questa ricorrenza.

Il giornale, anche in questo numero, si occupa dei temi della scuola e dei docenti, da quelli sindacali a quelli di politica scolastica.

Scuola e contratto: Rino Di Meglio, nel consueto Punto rileva come l’ Autonomia scolastica così esaltata si sia dimostrata inefficace e sottolinea come nel DPEF non siano stati stanziati fondi per il rinnovo contrattuale dei docenti; anche Gianluigi Dotti, La scuola resta la Cenerentola del Pubblico Impiego, sottolinea come gli stipendi dei docenti siano i più bassi della P.A.

Scuola e stress: il problema dello stress da lavoro correlato e la tutela della salute nel luogo di lavoro sono finalmente approdati nel contratto,
Gianluigi Dotti, Stress lavoro correlato CCNL 2016-2018. Esiste anche lo stress da lettura dei documenti ministeriali veri e propri cataloghi di vacuità, come li definisce Fabrizio Tonelloin Relazioneinformazioneresocontorendi contoragguaglioverbalecomunicato…; nonché lo stress di non poter sostituire dirigenti inadatti al proprio ruolo, Stefano Battilana L’impossibile impeachment dei dirigenti scolastici. 


Scuola e regionalizzazione: La Regione Veneto sta facendo da apripista per una regionalizzazione della scuola e del personale docente. Adolfo Scotto Di Luzio, ragiona sui pericoli di una stretta dipendenza dell’ Università dalla Regione, La regionalizzazione dell’istruzione nel progetto del Veneto, mentre Fabrizio Reberschegg ha intervistato Elena Donazzan, assessore all´istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità.

Scuola e web: Michela Gallina continua la sua analisi sui pericoli del Web, I rischi giovanili: cyberbullismo & C.; mentre Massimo Quintiliani si occupa de L’ informazione mistificante in rete.


Scuola e (perdita di) senso: diversi articoli si interrogano sulla fisionomia della scuola di oggi. Fabrizio Reberschegg, in una panoramica completa sulle modifiche all’ esame di Maturità, rileva un fatto inquietante: l’ eliminazione della traccia di Storia dalla prova scritta, Esame di StatoLa maturità sospesa e privata della StoriaMariagrazia ZambonProfessione docente o “missione impossibile”, si chiede se la perdita di senso della scuola non stia diventando anche perdita di senno; mentre Alberto Dainese indaga sui motivi per cui dalla scuola sia scomparsa la parola cultura (incredibile dictu!)  Gnoseofilia o gnoseofobia: quale paradigma? Il resoconto del Convegno della Gilda per la giornata mondiale dell’ insegnante a cura di Ester Trevisan.

Scuola e libertà: esistono degli spazi di autonomia nel mondo e nella scuola in cui è necessario esercitare quella disobbedienza civile fondamentale per mantenere la propria libertà e la propria dignità e per rappresentare nelle scuole il valore della libertà e dall’autonomia di pensiero.
Due importanti contributi di Roberto CasatiPiccole disobbedienze civili di molta importanza e di Vito Carlo Castellana, La libertà di disconnettersi.

Scuola e Mondo: Piero Morpurgo ci informa dell’ esperienza della Spagna nell’ inserimento di studenti stranieri, esperienza da cui imparare molto, La Spagna: un modello per l’inclusione scolastica?, mentre Marco Morini relaziona sulle conseguenze della Brexit per gli studi all’ estero La Brexit e le conseguenze sugli studi in Inghilterra.

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Trent’anni ragionando di docenti e di scuola. E si continua.

di Renza BertuzziIl giornale, anche in questo numero, si occupa dei temi della scuola e dei docenti, da quelli sindacali a quelli di politica scolastica. I lettori troveranno un allegato monotematico legato alla storia della Gilda: il suo trentennale dalla nascita come Associazione professionale.

Trent’anni guardando avanti. Con convinzione

di Redazione Sintetica ma compiuta analisi dei principi, ancora immutati, che hanno guidato la Gilda in mille battaglie

Cambiano i colori dei governi, ma nulla cambia quando si tratta di investire risorse sulla scuola

di Ester TrevisanSarebbe importante riconoscere, da parte del Miur, che il modello dell’ autonomia è fallito e che si accogliesse la proposta della Gilda per una prima rivalutazione della professione docente. Intervista al coordinatore nazionale, Rino Di Meglio

“Il ruolo dell’insegnante nella scuola della società liquida. La crisi della professione docente: sintomi, cause e possibili risposte”

di Ester Trevisan5 ottobre Convegno della Gilda per la giornata mondiale dell’ Insegnante, con Paolo Crepet, Ernesto Galli Della Loggia, Adolfo Scotto Di Luzio, Rina Di Lorenzo, Luigi Gallo, Fabio Rampelli

La scuola resta la Cenerentola del Pubblico impiego

di Gianluigi DottiUna rilevazione indica che la retribuzione lorda media del personale della scuola è di 28.403 euro annui, stipendio inferiore a quella dei dipendenti delle regioni, degli enti locali e dei ministeri. La retribuzione del personale della scuola c fino al 2015 è mediamente superiore a quelle degli altri comparti ma da allora comincia la parabola discendente. Nessuna traccia nel DEF delle risorse necessarie a rinnovare il Contratto e ad aumentare gli stipendi agli insegnanti.

Esame di Stato. La maturità sospesa e privata della Storia

di Fabrizio ReberscheggBreve storia di un esame importante e delle sue erosioni

Stress lavoro correlato e CCNL 2016/2018

di Gianluigi DottiLa materia della tutela della salute nell’ambiente di lavoro è trattata in diversi punti del CCNL 2016/2018 del Comparto Istruzione e Ricerca, sezione Scuola

L’impossibile impeachment dei dirigenti scolastici

di Stefano BattilanaPiù facile destituire Trump che un anonimo dirigente scolastico inadatto a svolgere il proprio incarico

Relazioneinformazioneresocontorendicontoragguaglioverbalecomunicato…

di Fabrizio TonelloCataloghi di vacuità, eufemismi, giri di parola nel linguaggio ministeriale

Prendete il libro

di Anna Maria BardellottoIntorno a: i maschi sono vivaci. Come le parole veicolano messaggi contro la parità di genere

La regionalizzazione dell’ istruzione nel progetto del Veneto

di Adolfo Scotto di LuzioIl rischio è che gli insegnanti, i docenti di scuola e i professori universitari siano messi esplicitamente al servizio non della formazione dei giovani, ma dell’ interesse veneto ad avere dei giovani formati in un certo modo e in una certa direzione.Il paradosso italiano sta tutto qui. La lunga polemica contro il centralismo ha prodotto come esito la nascita di un centralismo più asfissiante, perché ravvicinato e occhiuto.

La Regione Veneto spinge per la regionalizzazione della scuola

di Fabrizio ReberscheggIntervista all’assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità, Elena Donazzan.“Nessuna frammentazione. Il modello Veneto è un’eccellenza a livello nazionale”.

Piccole disobbedienze civili di molta importanza

di Roberto CasatiDavid Thoreau: disobbedire alle ingiustizie si può. L’invito alle piccole disobbedienze civili serve anche per mantenere in vita l’idea stessa di disobbedienza, che in fondo significa semplicemente autonomia.

La libertà di disconnettersi

di Vito Carlo CastellanaIl contratto di lavoro 2016/18 della scuola, ha introdotto, all’art 22, il diritto alla “disconnessione”. Quello che sembrerebbe un “diritto”, in realtà non lascia margini a dubbi: certifica quasi un obbligo di “connessione”. Ma la vera libertà sarà proprio quella di non essere costretti alla connessione continua

I rischi giovanili: cyberbullismo & C.

di Michela GallinaIl CYBER-BULLISMO Il cyber-bullismo è una forma di prevaricazione messa in atto da una persona o da un gruppo contro una vittima. Avviene tramite le tecnologie digitali e per essere tale occorre che sia protratta nel tempo e …

L’informazione mistificante in rete

di Massimo QuintilianiLe informazioni false su Internet hanno vita lunga rispetto alle notizie autentiche ed è l’emozione a prevalere ormai sui contenuti.

La Spagna: un modello per l’inclusione scolastica?

di Piero MorpurgoL’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri: il modello della Spagna.

Gnoseofilia o gnoseofobia: quale paradigma?

di Alberto DaineseLa nostra scuola ama e persegue il sapere oppure lo teme e ne rifugge? Quanti dei progetti che popolano i nostri istituti hanno a che fare con la cultura? Non intendo il senso antropologico, per cui anche un cucchiaio è cultura, ma neppure il senso più elitario. Diciamo, una ragionevole via di mezzo.

Professione docente o “missione impossibile”

di Mariagrazia ZambonLa mancanza di riconoscimento sociale e la riduzione della professione a funzione compilativa riportano ancora il dibattito intorno all’orizzonte di senso dell’ educazione. Assistiamo perciò ad una perdita di senso e forse anche ad una perdita di senno.

La Brexit e le conseguenze sugli studi in Inghilterra

di Marco MoriniSe il quadro generale rimane incerto, ancora più fitta è l’oscurità che avvolge le conseguenze che la Brexit avrà su scuola e università d’oltremanica.

Professione docente: on line il numero di novembre 2018 ultima modifica: 2018-10-31T21:53:20+01:00 da
Gilda Venezia

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