dal blog di Gianfranco Scialpi, 22.5.2019
– Professoressa sanzionata, la vicenda si è trasformata in un boomerang politico. A questo aggiungo la parzialità del provvedimento che dimentica i ragazzi e i genitori, incapaci questi ultimi a impartire un’adeguata educazione!
Professoressa sanzionata, è diventato un problema
Sicuramente la vicenda della professoressa sanzionata ha ricompattato il personale scolastico. Meglio di tanti scioperi che non riescono più a coinvolgere una percentuale significativa del personale scolastico! E questo dato arriva nelle redazioni dei giornali. Nella migliore delle ipotesi le percentuali degli scioperi occupano lo spazio di un trafiletto! Un esempio: lo sciopero del 17 maggio è sfuggito ai radar mediatici.
Situazione diversa per la vicenda della professoressa sanzionata. Se ne sono accorti anche la grande stampa, i talk show. Sicuramente ha contribuito l’intento di andare contro una parte politica ( la lega), percepita, insieme al M5s, come inadatta a governare Questo rumore mediatico ha indubbiamente posto qualche problema alla parte politica e amministrativa coinvolta. Se consideriamo che fra qualche giorno si voterà, la vicenda costituisce un pessimo spot pubblicitario. In prossimità di un appuntamento elettorale regna la bonaccia. Tutto è fermo! Le dichiarazioni si fanno soft, rassicuranti. I provvedimenti scomodi sono lasciati in un cassetto. Da qui il correre ai ripari, tentando di limitare i danni, tentando di circoscrivere la tempesta imprevista.
Ecco spiegati i dietrofront! Scrive V. Pascuzzi ” Salvini è per un solo giorno di sanzione in meno, Bussetti due, Giuliano addirittura tre” Aggiungo: ora tutti vogliono incontrare la professoressa (Salvini, Bussetti…), nel tentativo di limitare i danni. Pessimo segnale che rischia di trasformarsi in un boomerang per la Lega.
La vicenda è un pasticcio!
Scrive L. Garofalo “se l’imputazione ascritta alla docente è quella di aver impedito un “reato”, vale a dire la diffamazione di un ministro, in seguito ad una sorta di “reductio ad Hitlerum” di Salvini, io mi chiedo come mai non siano stati puniti o perseguiti anche gli allievi ed i loro genitori per i medesimi motivi. Invece, mi risulta che sia stata penalizzata soltanto l’insegnante, in quanto responsabile della vigilanza in aula.”
Osservazione acuta che riesce a focalizzare l’attenzione sulla parzialità di un provvedimento. Non si comprende questa scelta di colpire solo la docente. A mio parere il caso ha tutti gli elementi per portare i ragazzi ultraquattordicenni davanti a un giudice (art. 97) e coinvolgere i genitori, in quanto incapaci a educare (“Culpa in educando”) i propri figli al pensiero unico! E’ risaputo che il potere non ama le teste ben fatte (Morin).
Concludendo la vicenda è nata male, gestita peggio e carente dal punto di vista dell’individuazione delle responsabilità. Fra qualche giorno capiremo il suo peso elettorale.
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Professoressa sanzionata, Il ripensamento e il pasticcio ultima modifica: 2019-05-23T06:03:41+02:00 da