Prova Invalsi, cosa cambia

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Orizzonte Scuola, 8.9.2017

– Somministrazione e correzione sono attività ordinarie, quindi obbligatorie per i docenti.

Il decreto n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015 e recante norma sulla valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di stato, ha introdotto delle importanti novità riguardo alla Prova Invalsi, che entreranno i vigore nel 2017/18 per il primo ciclo, nel 2018/19 per il secondo.

Scuola Primaria. La prova Invasi si svolge nelle classi seconde e quinte e riguarda le discipline di Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo.

Le classi seconde svolgono le prove di Italiano e Matematica.

Le classi quinte svolgono le prove di Italiano, Matematica e Inglese.

Scuola secondaria di I grado. La prova Invalsi non fa più parte dell’esame di Stato, ma è svolta nel corso dell’anno, entro il mese di aprile.

La prova è svolta dalle classi terze e verte sulle discipline di Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo.

L’introduzione dell’inglese, nell’ambito della prova, si propone la finalità di certificare, eventualmente in convenzione con enti certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.

La prova è computer based.

La partecipazione alla prova costituisce requisito d’ammissione all’esame di Stato, ma non influisce sul voto finale.

Il decreto specifica, riguardo alla scuola sia primaria sia secondaria, che tutte le attività relative allo svolgimento delle prove Invalsi sono attività ordinarie di istituto.

Il nuovo dettato normativo sembra non lasciare dubbi su quelli che sono gli obblighi dei docenti in relazione alla somministrazione e correzione delle prove.

Nel 2011, il Miur era intervenuto in merito con la nota n. 2992 del 20 aprile, volta a fornire precisazioni in merito alle rilevazioni nazionali.

Nella nota vengono riportate le norme entro le quali si collocano le rilevazioni, per poi sottolineare che:

Da quanto finora detto emerge con assoluta chiarezza che l’ordinamento scolastico richiede alle scuole la partecipazione, anzi il concorso istituzionale, alle rilevazioni periodiche e di sistema.”

Riguardo alla somministrazione e correzione della prova da parte degli insegnanti:

In linea di coerenza anche il piano annuale delle attività, predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal collegio dei docenti, ai sensi dell’art 28, comma 4, del vigente C.C.N.L non può non contemplare tra gli impegni aggiuntivi dei docenti, anche se a carattere ricorrente, le attività di somministrazione e correzione delle prove INVALSI”.

Le predette attività di somministrazione e correzione, dunque, rientravano tra gli impegni aggiuntivi dei docenti.

Le nuove disposizioni dettate dal decreto legislativo n. 62/2017 ridefiniscono la natura delle attività connesse allo svolgimento delle Prove, che sono non più aggiuntive ma ordinarie. Il nuovo dettato normativo non si riferisce soltanto ai docenti ma alla scuola nel suo insieme, riferendosi quindi anche alle attività svolte dalle segreterie.

Così, infatti, leggiamo agli articoli 4/3 e 7/5:

Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attivita’ ordinarie d’istituto.”

Nota Miur 2011

Decreto legislativo n. 62/2017

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Prova Invalsi, cosa cambia ultima modifica: 2017-09-09T04:38:41+02:00 da
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