Reclutamento, tutto quello che c’è da sapere per diventare insegnante

Fabrizio De Angelis, La Tecnica della scuola, 25.5.2017

– Abbiamo già parlato del decreto attuativo della legge 107 inerente il nuovo reclutamento e la formazione iniziale per i docenti.

Il decreto in questione, come anche gli altri approvati, entreranno in vigore ufficialmente il 31 maggio 2017.
E’ stato già delineato il nuovo percorso per diventare insegnante in modo definitivo, anche se prima di ciò è prevista una fase transitoria.

Il sistema a regime

 

Il sistema a regime prevede, attraverso il superamento di un concorso per titoli ed esami, l’ammissione ad un percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente, detto “percorso FIT”, superato il quale si viene assunti a tempo indeterminato.

Concorsi

Per quanto riguarda i concorsi, questi saranno banditi a partire dalla fine del 2018, ed avranno cadenza biennale, su tutti i posti vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivo a quello nel quale vengono espletati.

I posti disponibili sono calcolati al netto di quelli destinati alle GAE, al concorso 2016, alla graduatoria regionale degli abilitati e alla quota destinata al concorso riservato.

Potranno partecipare tutti i docenti in possesso dei titoli di studio richiesti e di almeno 24 crediti in settori formativi antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie e tecniche didattiche. Tuttavia, si attende il decreto ministeriale ad hoc che illustri nello specifico le modalità di acquisizione dei crediti.
Ad ogni modo, chi è in possesso dei titoli di studio richiesti può partecipare anche per i corrispondenti posti di sostegno.

Il concorso prevede due prove scritte e una prova orale:

La prima prova scritta verte su una disciplina a scelta appartenente alla classe di concorso.

La seconda prova scritta verte sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecniche didattiche.

La prova orale si svolge su tutte le discipline della classe di concorso e per la verifica delle competenze in lingua straniera e informatiche.

– Per il sostegno è prevista una terza prova scritta relativa alla pedagogia speciale e alla didattica dell’inclusione.

Percorso FIT

Al percorso FIT, di durata triennale, sono avviati tutti i vincitori del concorso, in due scaglioni annuali successivi.

Il FIT è così articolato:

  • il primo anno, svolto principalmente nelle strutture accademiche (con oneri a carico del MIUR) con momenti di tirocinio nelle scuole, è finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione all’insegnamento, specifico per la classe di concorso o per il sostegno. È previsto un compenso per 10 mesi di circa 600€ lordi.
  • il secondo anno vede momenti formativi integrati con il tirocinio nelle scuole e l’inizio di specifiche attività di insegnamento (supplenze brevi per assenze fino a 15 giorni).
    È previsto un compenso per 10 mesi di circa 600€ lordi, nonché lo stipendio per le supplenze brevi che saranno effettuate.
  • il terzo anno al partecipante sarà assegnata una cattedra vacante e disponibile, con tutte le responsabilità connesse. Percepirà lo stipendio pari a quello di una supplenza annuale.

Ricordiamo inoltre che al termine del primo e del secondo anno i candidati saranno soggetti a valutazione, così anche al termine del terzo anno e, in caso di valutazione positiva, saranno assunti a tempo indeterminato.

La fase transitoria

La fase transitoria del reclutamento prevede le normali assunzioni dalle GAE e dal concorso 2016, alle quali si aggiungono le assunzioni da una nuova graduatoria dei docenti abilitati e da un concorso riservato per chi ha maturato 3 anni di servizio negli ultimi 8 anni, oltre che dal concorso ordinario.

Nel dettaglio il percorso è così definito: le assunzioni avvengono normalmente al 50% dalle GAE e al 50% al concorso 2016 (con le eventuali compensazioni), seguendo le attuali regole, quindi assunzione a tempo indeterminato e anno di prova e formazione.

Fino alla scadenza del concorso 2016 (triennio) è previsto che abbiano diritto all’assunzione anche coloro che non sono nella graduatoria di merito ma abbiano superato tutte le prove (cosiddetti idonei).
I vincitori (inclusi nella graduatoria di merito) mantengono il diritto all’assunzione anche dopo la scadenza naturale delle graduatorie.

Nel caso dovessero restare posti non coperti (per esaurimento delle GAE e del Concorso 2016) si attingerà alle nuove graduatorie degli abilitati/specializzatied ainuovi concorsi (riservato e ordinario) con quote percentuali che diminuiscono nel tempo.

Graduatoria regionale di merito degli abilitati/specializzati

La graduatoria regionale di merito degli abilitati sarà costituita a febbraio 2018 attraverso uno specifico concorso: è prevista solo una prova orale, di natura didattico-metodologica, senza sbarramento a cui si assegna il 40% del punteggio complessivo.

A questo concorso possono partecipare i soli docenti in possesso dell’abilitazione e/o specializzazione per il sostegno entro la data di entrata in vigore del Dlgs 59/17: 31 maggio 2017. Sono esclusi i docenti già di ruolo.

È previsto che possano partecipare, con riserva di conseguimento del titolo entro il 30 giugno 2018, coloro che siano stati ammessi ai corsi di sostegno attivati con il DM 141/17(poi modificato dal DM 226/17).
Per la partecipazione non è richiesto il possesso dei 24 CFU nei settori formativi antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie e tecniche didattiche.

Gli assunti da questa graduatoria saranno assegnati direttamente al terzo anno del percorso FIT (supplenza annuale) e, in caso di valutazione positiva, assunti a tempo indeterminato l’anno successivo.

A questa graduatoria saranno assegnati il 100% dei posti rimasti (per esaurimento delle GAE e del concorso 2016), nel 2018/2019 e nel 2019/2020.
Negli anni successivi la percentuale decresce fino al 20% e la quota restante (oltre ai posti eventualmente residuati per esaurimento della stessa) sarà assegnata ai nuovi concorsi riservati e ordinari.

Concorso riservato

Ma il decreto sul nuovo reclutamento parla anche di un concorso riservato, che sarà bandito ogni due anni, a partire dalla fine del 2018.

Possono partecipare al concorso riservato coloro che sono in possesso, alla data di scadenza del bando, di un servizio di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, negli ultimi 8 anni. Per anno scolastico si intende un servizio di almeno 180 giorni, anche non continuativi, oppure un servizio continuativo dal 1 febbraio fino agli scrutini finali (vedi art. 489 del Dlgs 297/94).

La partecipazione potrà avvenire per tutte le classi di concorso (e corrispondenti posti di sostegno) nelle quali è stato prestato servizio per almeno un anno scolastico.

Per la partecipazione non è richiesto il possesso dei 24 CFU nei settori formativi antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie e tecniche didattiche.

È prevista solo la prima prova scritta (disciplinare) (ed eventualmente quella di sostegno) e la prova orale.

Al concorso riservato spetta il 100% dei posti nel 2020/2021, il 60% nel 2021/2022 e negli anni successivi quote decrescenti fino al 20%.

Gli assunti da questo concorso sono esonerati dal secondo anno del percorso FIT: dovranno conseguire la specializzazione e l’anno successivo saranno assegnati al terzo anno del percorso (supplenza annuale) e, in caso di valutazione positiva, assunti a tempo indeterminato l’anno successivo.

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Reclutamento, tutto quello che c’è da sapere per diventare insegnante ultima modifica: 2017-05-25T14:05:24+02:00 da
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