Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola 28.10.2016
– In occasione del referendum del 4 dicembre i docenti fuori sede collocati in province e regioni diverse dalla propria residenza possono rientrare nel comune di appartenenza per votare, godendo di permessi e agevolazioni sulle spese di viaggio.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su permessi straordinari retribuiti e giorni di assenza per gli insegnanti e il personale scolastico.
Permessi retribuiti straordinari
La materia è riassunta dalla Circolare della ragioneria generale dello stato Igop n. 23 del 10.3.1992.
I permessi retribuiti straordinari spettano solo a coloro i quali hanno chiesto il trasferimento della residenza sul luogo di servizio ma non hanno ottenuto in tempo utile l’iscrizione nelle liste elettorali della nuova residenza.
In questo caso i permessi sono retribuiti e sono concessi secondo i seguenti criteri:
Permessi ordinari
Il personale che ha mantenuto la residenza in comune diverso da quello di servizio (non si è obbligati a farlo) può utilizzare i seguenti permessi per raggiungere il proprio comune di residenza:
Agevolazioni sulle spese di viaggio
(dietro presentazione della tessera elettorale)
Elettori residenti in Italia
Treno: Riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno) sia per la 1^ che per la 2^ classe.
Nave: Riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria.
Elettori residenti all’estero
Treni: Riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria di 1^ classe e gratuità del viaggio per la 2^ classe
Aerei (Alitalia): Riduzione del 30% sulla tariffa ordinaria
Nave : Riduzione del 60% nella classe superiore e del 100% nella classe inferiore
Auto: Gratuità del pedaggio autostradale.
Personale addetto ai seggi elettorali
(Presidente, scrutatore, o rappresentante di lista)
Normativa di riferimento: art. 119 del T.U. n. 361 del 30/3/1957, come modificato dall’art 11 della legge n. 53 del 21/3/1990, e dell’art. 1 della legge 29.1.1992, n. 69.
A tutti i dipendenti (con contratto a tempo indeterminato e determinato anche temporaneo) è riconosciuto il diritto di assentarsi per la durata delle operazioni di voto e di scrutinio. L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti gli effetti.
Ai sensi della C.M. n. 132 del 29 aprile 1992, prot. 16888/740/MS. gli interessati hanno diritto a recuperare le giornate non lavorative di impegno ai seggi con giorni di recupero compensativo: due giorni successivi alle operazioni elettorali (se il sabato è non lavorativo), o nel giorno successivo (se il sabato è lavorativo)
Permessi per lo svolgimento della campagna elettorale.
Il personale con contratto a tempo indeterminato, può richiedere, cumulativamente,
Il personale con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico ( fino al 31 agosto) ovvero fino al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno) può richiedere la fruizione dei 6 giorni di permesso senza retribuzione, ai sensi del comma 7 dell’art. 18 del CCNL 2002-2005.
Tutto il personale, ad eccezione di quello con contratto temporaneo (supplenze brevi) può fruire di un ulteriore periodo di aspettativa non retribuita, non valida ai fini del trattamento di quiescenza e di previdenza, ai sensi dell’art. 18 del CCNL del 2002-2005.
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Referendum 4 dicembre, assenze e permessi retribuiti per andare a votare ultima modifica: 2016-10-28T15:45:49+02:00 daTuttoscuola, 14.5.2024. Sembra inarrestabile la fuga dalle commissioni esaminatrici dell’attuale concorso docenti 2024, probabilmente a…
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