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Riapertura delle scuole in Europa. Cosa c’è dietro?

dal blog di Gianfranco Scialpi, 17.4.2020

– Riapertura delle scuole in Europa.

Decisione azzardata. L’economia tenta di riprendersi “il trono”.

Riapertura delle scuole in Europa. Alcuni Paesi riaprono, altri riapriranno a breve. L’Italia, invece, sembra orientata a comportarsi diversamente. Il problema è capire se debba prevalere l’economia o la persona.

Riapertura delle scuole in Europa

Riapertura delle scuole in Europa. Qualche Paese ha già riaperto,  altri lo faranno a breve.
La Danimarca è il primo Paese che ha riaperto le danze (15 aprile), ma imponendo una distanza di due metri, il banco singolo, lezioni all’aperto e lavaggio delle mani. La riapertura, però e limitata a metà comuni e comunque a rischio di nuova chiusura, qualora la situazione sanitaria dovesse tornare a preoccupare.
Il 4 maggio riapriranno le scuole tedesche. il provvedimento riguarderà solo le classi finali delle superiori e delle elementari. Qui occorrerà rispettare il distanziamento sociale e le classi saranno suddivise in piccoli gruppi di lezione.
La Francia, uno dei paesi più colpiti dal Coronavitus ha deciso di riaprire le scuole dell’infanzia e della primaria l’11 maggio, partendo dai soggetti considerati maggiormente portatori sani del virus.  Subito e senza alcuna gradualità!

L’Italia invece sembra orientata diversamente

Probabilmente le scuole italiane non apriranno quest’anno.  Decisione saggia? Eccessivamente prudente?
Sicuramente la comunità scientifica si è espressa negativamente alla riapertura delle scuole in Europa. Il Prof Ricciardi ha dichiarato, riferendosi anche alla Spagna: “stanno assumendo delle decisioni azzardate,  delle quali si pentiranno amaramente nelle prossime settimane”
Il coronavirus è unico come i suoi effetti. Non esiste un virus italiano, francese, inglese… Al momento occorrerà convivere, difendendoci con il distanziamento sociale, le mascherine…
L’unica soluzione, quella finale, sarà il vaccino. La conferma viene in modo unanime dai medici e infettivologi. Quindi il nostro Paese farà bene a mantenere le scuole chiuse, nonostante il parere degli esperti come M. Renzi, A. Moretti…, confermando l’unica soluzione possibile: la didattica a distanza. Il Paese non reggerebbe economicamente gli effetti di una ricaduta.

I motivi di un’apertura anticipata

Il Presidente Macron ha giustificato la riapertura anticipata dichiarando che  “non tutti i bambini hanno accesso ai sistemi digitali e all’aiuto dei genitori: la chiusura delle scuole aumenta le disuguaglianze sociali“. Dichiarazione sconcertante, se pensiamo che non è stata dostenuta dalla comunità scientifica francese. Il diritto alle pari opportunità in entrata non può essere superiore a quello della salute. Mai, in nessun caso!
Da qui si comprendono i veri motivi che spingono alle riaperture anticipate e che rimandano all’economia, al riavvio del motore produttivo. Gli istituti scolastici consentono la liberazione di molte energie (genitori) finalizzate alla produzione. La stessa Confindustria sta spingendo per una riapertura a breve, ignorando i pareri degli esperti sanitari.
Il Coronavirus ha messo in evidenza le fragilità di un mondo che ruotava intorno alla velocità, all’efficienza e alla produzione. Siamo stati costretti a rallentare, desertificando gli ambienti di lavoro e  di socialità. Ovviamente la situazione è stata accettata obtorto collo dal mondo della produzione e della finanza, che era riuscita fino a gennaio 2020 a trasformare ogni altra espressione umana in una variabile dipendente l’economia. Il risultato è stato la riduzione dell’uomo a oggetto, a mezzo di produzione.
Ovviamente il ritorno del primato dell’uomo (sicurezza e salute) sull’economia inizia a dar fastidio. Troppo! Nonostante il parere negativo degli esperti (infettivologi, medici…) si preferisce rimuovere il problema, immaginando scenari rassicuranti che però rischiano di rivelarsi delle pericolose illusioni.

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Riapertura delle scuole in Europa. Cosa c’è dietro? ultima modifica: 2020-04-18T07:02:52+02:00 da
Gilda Venezia

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