Riapertura delle scuole, “Scuola, sarà peggio del 2020”

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 17.8.2021.

Gilda Venezia

Riapertura delle scuole a settembre, tutto si è molto complicato. Il governo punta sul rischio ragionato. Azzardo o decisione ponderata?

Riapertura delle scuole a settembre, la dichiarazione di M. Bassetti

Riapertura delle scuole a settembre. Rispetto allo scorso anno, il protocollo sicurezza sottoscritto da alcuni sindacati evidenzia un arretramento. Dodici mesi fa, si erano adottate delle decisioni senza avere una storia pregressa. Molte soluzioni erano al buio, in quanto mancava un passato che potesse dare delle indicazioni.
Ora si riparte senza tener conto dei dati e delle esperienze maturate nell’anno appena trascorso. Soprattutto non si tiene conto della natura dinamica della pandemia, fatta di saliscendi, prodotto anche dalle varianti. L’impressione è che chi deve decidere sia convinto che la pandemia ormai sia facilmente gestibile. Risultato: si può tornare a disinvestire sulla scuola!
La realtà è ben nascosta dallo slogan ripetuto dal Ministro che la scuola deve riaprire in sicurezza.
Non è di questo parere M. Bassetti (infettivologo) che  ha dichiarato: “il 15 settembre sarà un gran casino. Noi andiamo ad affrontare la riapertura della scuola con un quadro peggiore di quello del 2020, con una circolazione del virus che è molto maggiore a causa della variante Delta…ci vorrebbero strumenti di movimentazione dell’aria – ha puntualizzato –. Se almeno avessimo messo nelle scuole un condizionatore in ogni classe, già avrebbe fatto molto di più rispetto a dire ‘teniamo le finestre aperte anche d’inverno’, che mi pare siano norme non degne di un Paese evoluto”(La Repubblica, 14 agosto 2021).

La lista però non finisce qui

Ovviamente la lista delle non decisioni non finisce qui. Centrale è il nodo del personale Covid, finalizzato lo scorso a ridurre il numero delle classi pollaio. Ieri ho scritto che sulla questione si deciderà caso per caso (ItaliaOggi, 17 agosto). Saranno privilegiate le classi “particolarmente numerose“, tenendo presente della riduzione di 35.000 unità (docenti, collaboratori, tecnici e amministrativi) rispetto allo scorso anno.
Altri problemi non affrontato è quello dei trasporti, dei tamponi salivari e sierologici. A mio parere, questi ultimi dovevano essere effettuati ogni due settimane  e totalmente a carico dell’Amministrazione e rivolti soprattutto agli under 12. Quest’ultima operazione rappresenta l’unico strumento di monitoraggio continuo del quadro sanitario. Ha un costo maggiore rispetto agli 8 milioni di €. E questo è il problema!
E per finire la beffa contro gli insegnanti. Il 6 agosto l’Inps fa sapere che da settembre i docenti messi in quarantena subiranno la decurtazione Brunetta per i sette giorni di assenza. Questa non sarà considerata ricovero, ma malattia.
Insomma come ha affermato M. Bassetti “sarà un casino“.

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Riapertura delle scuole, “Scuola, sarà peggio del 2020” ultima modifica: 2021-08-18T05:51:15+02:00 da
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