Concorso

Riforma reclutamento docenti pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il testo

di Luigi Rovelli, Scuola in Forma, 1.5.2022.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge riguardante la riforma del reclutamento e della formazione dei docenti (TESTO PDF).

Testo riforma reclutamento docenti pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Riforma reclutamento e formazione iniziale e continua dei docenti, il testo del decreto legge è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo del decreto, ora, dovrà essere vagliato dal Parlamento e, dunque, potrebbe essere ancora soggetto ad ulteriori modifiche.
La riforma, secondo quanto previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), dovrà completare il proprio iter entro il prossimo mese di giugno. I concorsi saranno su base annuale. L’obiettivo è quello di arrivare a 70mila immissioni in ruolo entro il 2024. Sono diverse le novità in arrivo per quanto riguarda il sistema di reclutamento degli insegnanti oltre ai contestatissimi incentivi salariali legati alla formazione.

Riforma reclutamento docenti, testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale (PDF)

Novità per quanto riguarda i percorsi che i docenti dovranno affrontare per arrivare all’abitazione all’insegnamento nella scuola secondaria. Sono previsti:

  • a) un percorso universitario e accademico abilitantedi formazione iniziale con prova finale corrispondente a non meno di 60 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, nel quale sono acquisite dagli aspiranti docenti competenze teorico-pratiche;
  • b) un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
  • c) un periodo di provain servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.

Il percorso universitario e accademico di formazione iniziale è organizzato ed è impartito dalle università ovvero dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica attraverso centri individuati dalle istituzioni della formazione superiore, anche in forma aggregata, nell’ambito della rispettiva autonomia statutaria e regolamentare.

Nel decreto (al comma 4), sono individuati i requisiti di accreditamento dei percorsi di formazione iniziale, in modo da garantirne la elevata qualità e la solidità, e sono altresì definiti i criteri e le modalità di coordinamento e di eventuale loro aggregazione. Nel decreto sono definite le modalità con cui detti percorsi sono organizzati per realizzare una stretta relazione con il sistema scolastico.

Abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie

L’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si consegue a seguito dello svolgimento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale di almeno 60 crediti formativi universitari o accademici e del superamento della prova finale del suddetto percorso (le modalità sono indicate al comma 5 dell’articolo 2-bis).

Il conseguimento dell’abilitazione non costituisce titolo di idoneità né dà alcun diritto relativamente al reclutamento in ruolo al di fuori delle procedure concorsuali per l’accesso ai ruoli a tempo indeterminato. L’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado ha durata illimitata.

Coloro che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su altro grado di istruzione e coloro che sono in possesso della specializzazione sul sostegno possono conseguire l’abilitazione in altre classi di concorsi o gradi di istruzione attraverso l’acquisizione di 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale, di cui 20 CFU/CFA nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento e gli altri 10 CFU/CFA di tirocinio diretto.

Gli oneri dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale nonché dello svolgimento delle prove finali che portano al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento sono a carico dei partecipanti.

Requisiti per i concorsi

Costituisce requisito per la partecipazione al concorso relativamente ai posti comuni di docente di scuola secondaria di primo e secondo grado, il possesso della laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di II livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, e dell’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso.

Costituisce requisito per la partecipazione al concorso relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso della laurea, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, e dell’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso.

Costituisce titolo per la partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, il superamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità di cui al regolamento adottato in attuazione dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. 4.

La partecipazione al concorso è in ogni caso consentita a coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso stesso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti, valutati ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124.

Formazione in servizio incentivata e valutazione degli insegnanti

All’articolo 16-ter, si legge quanto segue: ‘Nell’ambito dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con riferimento alle metodologie didattiche innovative e alle competenze linguistiche e digitali, e con l’obiettivo di consolidare e rafforzare l’autonomia dell’istituzioni scolastiche, a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 124, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e dall’articolo 40 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in ordine alla formazione obbligatoriache ricomprende le competenze digitali e l’uso critico e responsabile degli strumenti digitali, anche con riferimento al benessere psicofisico degli allievi con disabilità, è introdotto un sistema di formazione e aggiornamento permanente dei docenti di ruolo articolato in percorsi di durata almeno triennale.

Per rafforzare tanto le conoscenze quanto le competenze applicative, sono parte integrante di detti percorsi di formazione anche attività di progettazione, mentoring, tutoring e coaching a supporto degli studenti nel raggiungimento di obiettivi scolastici specifici e attività di sperimentazione di nuove modalità didattiche che il docente svolge in ore aggiuntive rispetto a quelle di didattica in aula previste dalla normativa vigente.

La partecipazione alle attività formative dei percorsi si svolge fuori dell’orario di insegnamento. Lo svolgimento delle attività previste dal presente comma, ove le stesse siano funzionali all’ampliamento dell’offerta formativa, può essere retribuito a valere sul fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, prevedendo compensi in misura forfetaria’.

L’accesso ai percorsi di formazione, nei limiti delle risorse, avviene dall’anno scolastico 2023/24, su base volontaria e diviene obbligatorio per i docenti immessi in ruolo in seguito all’adeguamento del contratto collettivo ai sensi del comma 8. Al fine di incrementare l’accesso ai predetti percorsi formativi è previsto un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio riconosciuto all’esito positivo del percorso formativo per tutti gli insegnanti di ruolo di ogni ordine e grado del sistema scolastico. Al superamento di ogni percorso di formazione si può conseguire una incentivazione stabilita dalla contrattazione collettiva nazionale nei limiti e secondo le modalità previste dal comma 5.

Sono pertanto previste verifiche intermedie annuali, svolte sulla base di una relazione presentata dal docente sull’insieme delle attività realizzate nel corso del periodo oggetto di valutazione, nonché una verifica finale nella quale il docente dà dimostrazione di avere raggiunto un adeguato livello di formazione rispetto agli obiettivi.

Le verifiche intermedie e quella finale sono effettuate dal comitato per la valutazione dei docenti di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e, in particolare, nella verifica finale il comitato viene integrato da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico di un altro istituto scolastico. In caso di mancato superamento, la verifica annuale o conclusiva può essere ripetuta l’anno successivo.

Le medesime verifiche intermedie e finali sono previste anche nel caso di formazione obbligatoria assimilata, ai sensi del comma 1. La Scuola, sulla base di un modello di valutazione approvato con decreto del Ministro dell’istruzione, sentito l’INVALSI, avvia dall’anno scolastico 2023/2024 un programma di monitoraggio e valutazione degli obiettivi formativi specifici per ciascun percorso di formazione, ivi compresi gli indicatori di performance, che sono declinati dalle singole istituzioni scolastiche secondo il proprio Piano triennale dell’offerta formativa, anche al fine di valorizzare gli strumenti presenti a normativa vigente.

Nella verifica finale il comitato di valutazione dei docenti tiene anche conto dei risultati ottenuti in termini di raggiungimento degli obiettivi e di miglioramento degli indicatori di cui all’ottavo periodo. Resta ferma la progressione salariale di anzianità.

Al fine di dare attuazione al riconoscimento dell’elemento retributivo una tantum di carattere accessorio di cui al precedente comma, è istituito un Fondo per l’incentivo alla formazione la cui dotazione è pari a 20 milioni di euro nel 2026, 85 milioni di euro nell’anno 2027, 160 milioni di euro nell’anno 2028, 236 milioni di euro nell’anno 2029, 311 milioni di euro nell’anno 2030 e 387 milioni di euro a decorrere dall’anno 2031.

costi della formazione sono allineati agli standard utilizzati per analoghi interventi formativi finanziati con risorse del Programma Operativo Nazionale. Con decreto del Ministro dell’istruzione, adottato ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e sentite le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, sono delineati i contenuti della formazione continua di cui al comma 1.

La definizione del numero di ore aggiuntivo e dei criteri del sistema di incentivazione è rimessa alla contrattazione collettiva. In sede di prima applicazione, nelle more dell’adozione del regolamento e dell’aggiornamento contrattuale di cui, rispettivamente, al primo e al secondo periodo, la formazione continua e il sistema di incentivazione volto a promuovere l’accesso ai detti percorsi di formazione presentano i contenuti minimi e seguono i vincoli di cui all’Allegato B.

Qui sotto riportiamo il testo integrale in PDF della nuova riforma per il reclutamento docenti pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

TESTO PDF RIFORMA

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Riforma reclutamento docenti pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Il testo ultima modifica: 2022-05-01T09:40:49+02:00 da

Gilda Venezia

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