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Riforma scuola secondaria: cosa cambia nei concorsi a partire dal 2019?

LiveUniCT, 27.12.2019

– Arriva il 2019, e con esso il nuovo bando di concorso per la scuola secondaria. Ma ci saranno dei cambiamenti: ecco quali.

Come affermato dal Ministro per l’Istruzione Marco Bussetti, presto, entro il 2019, sarà bandito il nuovo concorso per la scuola secondaria. I candidati ai posti di docente che vorranno accedervi dovranno avere i seguenti requisiti:

  • il possesso dell’abilitazione specifica sulla classe di concorso, oppure:
  • laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso;
  • 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antro-po-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologiedidattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.

Stessi requisiti varranno per i candidati ai posti di insegnante tecnico pratico, con la sola differenza che basterà anche solo avere la laurea oppure il diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure un titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso. I requisiti, infine, valgono per i posti di sostegno, insieme al superamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.

Ma veniamo ora al reclutamento, riformato dal 2019 in poi. La formazione e l’accesso ai ruoli per la scuola secondaria si articolano in tre punti: un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, superato il quale si accede ad un percorso di formazione iniziale della durata di un anno con prova finale, alla quale, se superata con valutazione positiva, seguirà una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato.

I candidati al posto di docente potranno solamente partecipare per una classe di concorso; conseguentemente, vista l’inesistenza dell’idoneità, verrà stilata una graduatoria composta da tanti candidati quanti i posti messi al bando. In ordine di punteggio sulla graduatoria, infine, i vincitori del posto potranno scegliere la propria scuola nella regione dove hanno concorso, a seconda di dove vi siano posti vacanti, e successivamente cominceranno il loro anno di formazione iniziale. Coloro i quali si troveranno in graduatoria sia per posto comune che per sostegno, invece, dovranno scegliere uno di essi prima della successiva immissione in ruolo.

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Riforma scuola secondaria: cosa cambia nei concorsi a partire dal 2019? ultima modifica: 2018-12-28T05:36:29+01:00 da
Gilda Venezia

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