di Francesco Carbone, Ansa, 8.1.2023.
ROMA, 08 GEN – Contrattazione per il pubblico impiego si riparte. E’ infatti previsto all’Aran il prossimo mercoledì 11 gennaio un incontro con i sindacati per chiudere sulla parte normativa del contratto Istruzione.
Si tratta del completamento del contratto nazionale 2019-2021. A seguire sarà la volta della dirigenza medici e delle funzioni centrali. L’anno 2022 si è intanto concluso con la firma dell’accordo economico 2019-2021 del comparto Istruzione e ricerca.
“E’ stato un anno importante per la contrattazione del pubblico impiego. – sottolinea Antonio Naddeo, presidente dell’Agenzia Aran-Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni – Infatti si sono chiusi tutti i contratti relativi al personale non dirigente. Per le funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici), locali (regioni, province e comuni), e sanità i contratti sono completi sia per la parte economica che per quella normativa. Per il comparto istruzione e ricerca si sta chiudendo la parte normativa”.
Nel rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti dell’Aran, che uscirà la settimana prossima, saranno esaminati tutti i dati relativi alla contrattazione: complessivamente nel 2022 a seguito dei contratti sottoscritti sono stati pagati 7 miliardi e 277 milioni, comprensivi degli arretrati. Il totale del personale interessato agli aumenti è di 2.431.222 unità.
L’incremento percentuale a regime del triennio 2019-2021 è stato pari al 3,78% al quale aggiungendo l’assorbimento dell’elemento perequativo si arriva ad un incremento medio pari al 4,38%.
Per giungere al complesso della dinamica retributiva, agli incrementi riconosciuti a valere sulle risorse complessivamente previste nelle tre leggi di bilancio 2019-2021 per tutti i rinnovi contrattuali, occorre aggiungere quanto previsto, con finalizzazioni specifiche, nella quarta legge di bilancio 2022 e quanto stanziato in diversi provvedimenti normativi a beneficio di specifici gruppi professionali o settori dei vari comparti.
Nella legge di bilancio per il 2022 sono state stanziate ulteriori risorse per il rinnovo di tutti i CCNL per un importo pari all’ 0,77%, che portano l’incremento complessivo a circa il 5%. Poi ci sono stanziamenti specifici per alcune categorie professionali. Ricordo a titolo di esempio quella per la “specificità infermieristica” (1,44%) e quella per la “tutela del malato e promozione della salute” (0,43%).
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