Risultati Invalsi 2022. Le criticità rimangono. R. Ricci dichiara cha va meglio. Un anno fa aveva discolpato la Dad, presentata da molti come il male assoluto
Risultati Invalsi 2022. Puntualmente arrivano i dati. La prima lettura ci consegna più ombre che luci. Resta il divario tra il Nord e il Sud, il condizionamento dei fattori sociali ed economici della famiglia. La buona notizia è la stabilità dei risultati rispetto allo scorso anno. Qualcuno temeva un crollo. Occorre però dire che si è lontani da quelli certificati nel 2019, ultimo anno prima della pandemia e della Dad.
Nello specifico la scuola primaria conferma i risultati del 2021 e 2019. Il divario territoriale inizia ad essere presente nella scuola secondaria di primo grado e maggiormente in quello successivo.
L’analisi dei risultati sarà oggetto di un prossimo contributo. Occorre leggere bene i dati per una valutazione non condizionata.
Qui riporto la dichiarazione di R. Ricci (Presidente Invalsi). “I dati di quest’anno ci dicono che la Scuola italiana ha bloccato gli effetti negativi della pandemia. Già dalla Scuola primaria emergono delle piccole differenze, non le dobbiamo sottovalutare. […] Passando invece alla Scuola secondaria di primo e secondo grado vediamo che sostanzialmente è rimasto stabile, con qualche cenno di miglioramento, il numero di studenti che raggiunge quanto meno i livelli minimi dei traguardi osservati.in Inglese, soprattutto nella Prova di Ascolto, di Listening, osserviamo un costante incremento degli studenti che raggiungono gli obiettivi nel tempo”
Il ritorno in presenza e quindi l’abbandono della Didattica emergenziale però non hanno risolto i problemi. Lo ammette R.Ricci: “La scuola ha ripreso il suo cammino, è stato importante tornare in presenza, ma il percorso è tutt’altro che semplice e ancora non si vede la luce, perché le differenze di preparazione hanno cause che vengono da lontano“. Quasi fotocopia di un’altra dichiarazione risalente a qualche mese fa: “Purtroppo gli esiti delle prove INVALSI 2021 sono molto preoccupanti e devono portare a una riflessione seria, pacata e propositiva. I dati presentati il 14 luglio 2021 fotografano problemi che vengono da molto lontano e sono molto profondi. È del tutto inappropriato attribuire i risultati presentati alla DaD, non è corretto e non ci permette di capire bene cosa si può fare, anzi, cos’è necessario fare”.
Le dichiarazioni risultano coerenti con un lungo repor di R. Ricci sulla dispersione implicita datata Ottobre 2019
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Risultati Invalsi 2022, Ricci assolve la Dad dall’accusa di disastro formativo ultima modifica: 2022-07-09T05:21:23+02:00 da
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