dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 5.5.2016
– Perché non quello indetto dai Confederali e dallo SNALS il 20 maggio?
Molti colleghi se lo stanno domandando. Perchè due date differenti di sciopero nella scuola? Perchè questa inutile divisione tra i sindacati della scuola?
Come Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia diamo alcune risposte che speriamo siano esaustive e spieghino alle colleghe e ai colleghi perchè tale confusione e perchè è importante scioperare il 12 maggio.
La Gilda degli Insegnanti, insieme con Cobas e Unicobas, ha indetto per prima lo sciopero il giorno 12 con le seguenti parole d’ordine:
La scelta del 12 maggio, giorno di somministrazione delle prove Invalsi nella secondaria di secondo grado, appare pertanto una scelta politica per la difesa della libertà di insegnamento contro l’uso strumentale che governo e dirigenti possono fare delle prove Invalsi. Ricordiamo che in altri paesi che applicano forme di valutazione simile all’Invalsi non si scarica sui docenti lavoro accessorio e non si costringe il docente a conformarsi passivamente agli obiettivi delle stesse prove. Nel sistema nazionale di valutazione italiano la prova Invalsi diventa invece elemento centrale, “oggettivo” per misurare la bontà del “servizio scolastico”. La Gilda considera tale approccio di natura tecnocratica del tutto inaccettabile.
La Gilda degli Insegnanti ha sperato fino alla fine che gli altri sindacati potessero far confluire le proposte di mobilitazione nella data del 12 in modo unitario e significativo. Purtroppo la risposta è stata quella di indire inizialmente uno sciopero il giorno 23 maggio, data che consentiva alla Gilda di poter partecipare in modo unitario. Poi è stata addirittura anticipata la data al 20 maggio escludendo, a causa delle regole per l’indizione degli scioperi, la Gilda e le altre organizzazioni sindacali. Si tratta di una scelta miope e grave che risulta autoreferenziale e che divide la categoria.
Per questo la Gilda conferma lo sciopero del 12 maggio e invita le altre organizzazioni sindacali a ricreare le condizioni affinchè le future mobilitazioni nelle scuole siano unitarie su chiare parole d’ordine e obiettivi condivisi.
La Gilda degli Insegnanti ribadisce infine che la mancata firma sul contratto concernente la mobilità, fatto che avrebbe suscitato le ire di alcune sigle sindacali, non ha significato “rompere l’unità”, ma solo ribadire che la chiamata diretta su ambito da parte dei dirigenti è da ritenersi sempre inaccettabile. Al tavolo, al quale la Gilda ha partecipato e collaborato con tutte le sigle sindacali, è stato scelto purtroppo di demandare ad una confusa e improbabile sequenza contrattuale successiva la definizione dei criteri all’interno dei quali i dirigenti dovrebbero chiamare i docenti in mobilità. Se i criteri fossero già inseriti chiaramente nel contratto sulla mobilità la posizione della Gilda sarebbe stata diversa.
La Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia
SCIOPERO INDETTO DALLA GILDA IL 12 MAGGIO: PERCHE’? ultima modifica: 2016-05-08T06:40:18+02:00 daTuttoscuola, 14.5.2024. Sembra inarrestabile la fuga dalle commissioni esaminatrici dell’attuale concorso docenti 2024, probabilmente a…
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