di Sergio Alberti, Dossier scuola, 4.7.2021.

Come si rientrerà a scuola a settembre? Molti cominciano a porsi già questo interrogativo ed è subito sorto un caso alimentato anche da alcune fonti di informazione, che avevano ventilato l’ipotesi di un vaccino subito, perché altrimenti non ci sarebbero state le condizioni per poter riaprire. Il caso sembrerebbe essere rientrato, almeno a livello ministeriale, ma è chiaro che ci sono forti preoccupazioni, anche perché soltanto una percentuale del 2,7% della fascia dei ragazzi dai 12 ai 19 anni ha ricevuto il vaccino.

Le reazioni del Ministero sulla vaccinazione

Gli esponenti del Ministero dell’Istruzione gettano acqua sul fuoco, perché sottolineano come siano state prese molte misure di sicurezza per poter garantire un ritorno alle lezioni in presenza, senza ricorrere a restrizioni varie o a periodi di didattica a distanza.

Infatti secondo varie fonti il Ministero dell’Istruzione è in contatto costante con le autorità sanitarie e con la struttura a capo della quale si trova il generale Figliuolo. Fanno sapere che circa l’85% del personale scolastico si è vaccinato, anche se per esempio in alcuni casi come la Sicilia si è fermi soltanto al 50%.

Preoccupa la variante Delta

A destare maggiori preoccupazioni su un rientro tranquillo a scuola a settembre è la variante Delta del Covid 19, che dovrebbe essere quella prevalente a settembre.

Inoltre in molti si augurano che presto possano arrivare delle indicazioni più precise a livello sanitario da parte del comitato tecnico scientifico, norme che dovrebbero riguardare, come già è accaduto per l’anno che è trascorso, il distanziamento, l’uso delle mascherine, il ricorso ai mezzi di trasporto.

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